venerdì 19 Aprile 2024
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Cappuccio, Beneventano e Montanino vittime innocenti, ricordate nella loro Ottaviano

OTTAVIANO. Tanti bambini, amministratori comunali, forze dell’ordine e pochissimi cittadini. Eppure ieri in piazza ad Ottaviano si commemorava la “XXII Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti della Mafia”, in un luogo simbolo, nel piazzale dove si trova la lapide che ricorda il sacrifico di Pasquale Cappuccio, avvocato e consigliere comunale del Partito Socialista ucciso a 44 anni il 13 settembre 1978 ad Ottaviano, dopo che aveva denunciato più volte la collusione della politica con la camorra riguardo appalti e speculazioni edilizie.

Ottaviano è anche la città di Domenico Beneventano, che appena 32enne fu colpito a morte dalla camorra, consigliere comunale del Pci e giovane medico, era il 7 novembre del 1980 e di Gaetano Montanino guardia giurata che aveva 45 anni quando fu ucciso a Napoli, il 4 agosto del 2009, per non consegnare la sua pistola d’ordinanza ai suoi assassini.
Ad organizzare la manifestazione il “Laboratorio Civico”, in accordo con l’associazione Libera. Alle 11.15, in contemporanea con oltre 4000 luoghi in tutta Italia, sono stati letti i 900 nomi trucidati dalla criminalità organizzata. I familiari delle vittime ottavianesi erano lì, con i bambini che hanno scandito i tantissimi nomi di chi col proprio sacrifico ha segnato la nostra storia per poi “salutarli” con il lancio in cielo di numerosi palloncini.
“Ringraziamento va al vostro impegno per la città di Ottaviano”, ha esordito il sindaco Luca Capasso parlando ai giovani del Laboratorio Civico e poi ai tanti alunni presenti: “mi rivolgo a voi ragazzi, i nomi letti oggi sono vittime innocenti del malaffare, grazie, probabilmente, al loro sacrificio possiamo essere qui in piazza liberamente. Ottaviano ha vissuto momenti bruttissimi, ricordiamo Pasquale Cappuccio, Mimmo Beneventano e Gaetano Montanino che per amore della legalità hanno sacrificato la propria vita e voi ragazzi dovete perseguire la legalità sempre, a noi lo hanno insegnato e noi dobbiamo insegnare a voi come si deve vivere nella legalità. Il mio ringraziamento va alle forze dell’ordine che fanno tanto per rendere libero dal malaffare il territorio. Quanto alla politica, siccome la faccio da molti anni, posso dirvi che non è tutta sporca, le persone fanno la politica e quindi se le persone sono perbene anche la politica lo diventa”. Poi il consigliere Felice Picariello, tra i componenti del movimento che ha organizzato l’evento. “Ci sono giorni in cui bisogna unirsi su questi temi e portarli avanti anche a fatica, oggi è uno di quelli”, ha commentato Picariello, “I nomi letti sono tanti e mi spaventava l’attualità di questo tema, le ultime vittime sono del 2016 e sono dietro la nostra porta. Quando come Laboratorio ci siamo associati a Libera in questa manifestazione avevamo paura del maltempo, ma oggi è davvero primavera grazie anche a questa legge dello Stato che ha permesso, grazie all’impegno civico della collettività, a rendere istituzionale questo giorno di grande riconoscimento. Come diceva il sindaco la politica deve anche far questo, noi costruiamo quotidianamente l’impalcatura della società civile. Dobbiamo metterci la faccia, costruire un messaggio ed essere moltiplicatori, insieme alle giovani generazioni, di pace e legalità”.
Concetto ribadito dal presidente dell’ordine degli avvocati di Nola, Francesco Urraro: “Siamo avvocati, ma non vogliamo solo difendere nella fase della patologia sciale, ecco perchè siamo impegnati ogni giorno in iniziative come queste. Vogliamo essere custodi dei cittadini e dei diritti”. Commossa la figlia di Cappuccio, Lorena anche lei avvocato: “Vi ringrazio anche a nome dei miei familiari. Venire qui è sempre faticoso mentalmente e fisicamente. Potete immaginare cosa rappresenta per noi, si vive nel rispetto della legalità. Riprendendo le parole del sindaco, io sono fortunata nonostante il prezzo che mio padre ha pagato con la vita, i valori in cui credeva ci sono stati tramandati. Lui non ha pensato, neanche una volta, di tutelare la propria vita rispetto al fatto di portare avanti la battaglia in quello in cui credeva. Valori che mi sono stati trasmessi e che noi continuiamo a portare avanti, oggi ho avuto più difficoltà del solito ad essere qui, ma dovevo essere qui, sono venuta ad Ottaviano perchè sapevo che questo era il mio posto nel rispetto del percorso fatto da mio padre e seguito da tutti quanti voi. Solo lo spirito di comunità e unità può farci sperare davvero nel cambiamento, grazie allora per questa energia che continuamente ci date”. Tra i presenti anche l’assessore Salvatore Rianna, i consiglieri Gino Aprile, Carmela Aliperta Vincenzo Ranieri, e quelli dell’opposizione Emanuele Ragosta e Andrea Nocerino. “Occasioni come queste ci fanno ricordare che anche se l’aula consiliare ci divide la legalità ci unisce”, ha dichiarato il leader dell’opposizione, “sono momenti istituzionali importanti che servono a dare un segnale soprattutto alle giovani generazioni. Ma bisogna essere concreti affinché l’esempio che stiamo dando non sia vano. Anzi a tale proposito ricordo quanto detto ieri da Raffaele Cantone (Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ndr) ‘la legalità la si pratica e non la si predica’”.
Qui le foto della manifestazione

QUI il video girato da Laboratorio Civico promotori dell’evento

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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