venerdì 29 Marzo 2024
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Abusano di un 14enne, le riflessioni di un napoletano indignato

NAPOLI. Dopo i tremendi fatti di Pianura, un 14enne seviziato e ridotto in fin di vita da tre maggiorenni, difesi a spada tratta da parenti e genitori cresce l’indignazione. Pubblichiamo di seguito la lettera di un cittadino.

PENSIERI SU FATTI DI PIANURA

Il bullismo si basa su tre principi:
• Intenzionalità.
• Persistenza nel tempo.
• Asimmetria nella relazione.
Vale a dire un’azione intenzionale eseguita al fine di arrecare danno alla vittima, continuata nei confronti di un particolare compagno, caratterizzata da uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la subisce. Il bullismo, quindi, presuppone la condivisione del medesimo contesto deviante.

Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto.
Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:
• bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci, spintoni, sputi o la molesta sessualmente;
• bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
• bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
• cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per minacciarlo o dargli fastidio.
Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.
Le cause primarie di questo fenomeno sono da ricercarsi non solamente nella personalità del giovane bullo, ma anche nei familiari sottostanti, nei messaggi trasmessi dai mass-media, nella società che, a volte, è disattenta alle relazioni sociali.
Questo è quanto emerge da studi fatti su questo fenomeno sempre esistito nel tempo, si perché dove c’è il diverso, o chiunque pensa in maniera differente, o riveste ruoli diversi dalla massa ecco che il BULLO. Si fa capo del branco e tende a sottomettere la vittima in questione!
Questo non vuol essere un mettere in mostra la mia sapienza, e neanche un’apologia del BULLO, ma vogliamo mettere solo in risalto quanto costoro che hano commesso quest’efferato delitto nei confronti del quattoridicenne di Pianura sono, cioè:ominidi “educati” dai loro pseudo genitori (e si è visto dalle loro dichiarazioni) nell’insoddisfazione, nella poca accettazione di se stessi e dell’altro, ma soprattutto incapaci di accogliere il dono dell’altro, nella diversità del proprio copro e del proprio pensiero.
E allora ecco che mi vien da dire, caro OMINIDE GIOCHERELLONE, VISTO CHE HO 39 ANNIE SONO UN PO’ IN CARNE ANCHE IO, TI VA DI GIOCARE CON ME CON IL COMPRESSORE?
Ma visto che ominide non sono, e sono dotato di raziocinio e lingua forbita, ti consiglio impara ad AMARE E NIENTE PIU’!!!
Un altro pensiero, ma questa volta al giovane amico che ha subito la violenza: GIOVANE AMICO, SONO CON TE, E NON TRASFORMARTI DA VITTIMA IN CARNEFICE, FA DEL TUO CERVELLO E DEL TUO CUORE LE TUE ARMI MIGLIORE PER SCONFIGGERE IL MALE CHE SI ANNIDA IN QUESTA PSEUDO UMANITA’ CHE VA SEMPRE PIU’ REGREDENDO!

Roberto Sdino
Napoletano Incazzato!

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