venerdì 29 Marzo 2024
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Agenzie per il lavoro in Italia: ecco un’esperienza campana

Le agenzie di lavoro nascono nel 1997 a seguito dell’entrata in vigore della legge Treu.

Napoli – “CBS Lavoro”, il nuovo nome nel mondo delle Agenzie per il Lavoro in Italia. Al centro di tutto c’è la collaborazione tra HR esperti e un innovativo algoritmo capace di garantire il miglior incontro tra domanda e offerta, assicurando ad aziende e candidati un match perfetto. L’Agenzia nasce dall’esperienza di un pool di imprenditori presenti in molti settori produttivi e con alle spalle oltre 4.000 risorse all’attivo. Con già sei filiali in tutta Italia, CBS Lavoro ha deciso di presidiare proprio il Centro Direzionale di Napoli per supportarne lo sviluppo. I profili che, in questo momento, l’agenzia per il lavoro sta ricercando sono: addetti alle vendite, magazzinieri, programmatori java, addetti all’organizzazione servizi di cucina, addetti alla logistica, addetti alla reception, saldatori, meccanici, addetti paghe e contributi, web development.

Ma come nasce l’idea delle agenzie per il lavoro? Lo abbiamo chiesto a Gennaro Ambrosino, uno dei dirigenti dell’agenzia: “Le agenzie di lavoro, come noto, nascono nel 1997 a seguito dell’entrata in vigore della legge Treu. Lo scopo fu quello di trasferire anche nel nostro paese una metodologia di sviluppo del mercato del lavoro più snella e in linea con quanto già avveniva da anni in buona parte del mondo occidentale. Il tutto nasceva anche dalla necessità di sopperire alle difficoltà dei vecchi collocamenti ad essere il punto di riferimento sia della domanda che dell’offerta di lavoro. Da allora, sono nate moltissime realtà imprenditoriali nel settore, con una evidente evoluzione nell’erogazione di servizi al mondo del lavoro, anche per le modifiche legislative succedutesi, sempre più in linea con le dinamiche che ne hanno segnato il decorso in questo ventennio”.

Addio centri per l’impiego? “I centri per l’impiego, anche per l’ammissione della politica, sono inadeguati alle esigenze sia di chi è in cerca di occupazione, o ricollocazione, sia del mondo dell’impresa, con le sue offerte sempre più mirate. E, d’altra parte, lo sviluppo crescente con numeri via via interessanti sempre delle agenzie di lavoro ne è una riprova. I motivi della inadeguatezza dei centri per l’impiego sono molteplici e vengono da lontano. Inizialmente fino a qualche decennio fa i vecchi collocamenti erano presidiati dai dipendenti del ministero del lavoro.

Successivamente sono passati sotto la gestione delle province che per un lungo periodo ne hanno controllato il funzionamento con personale proprio, privo di preparazione e formazione. Da circa un anno, lo stesso personale, in virtù di una bizzarra norma, è stato assorbito di integrato dalle regioni. La inadeguatezza di queste scelte unitamente all’assenza di formazione adeguata hanno prodotto dell’entità inutili ed inservibili. Gli stessi dati del ministero evidenzia evidenziano questa inadeguatezza: solo il 5% degli occupati passa attraverso gli sportelli dei centri. E d’altra parte i tentativi Del governo in carica di potenziarne le capacità operative, sono lì a dimostrarlo.

Se si riuscirà a potenziarli, migliorarne l’efficienza e l’efficacia potranno essere utili e garantito un necessario raccordo tra domanda ed offerta di lavoro che la vera missione”. Come aumentare il tasso di occupazione con le agenzie per il lavoro? “Il tasso di occupazione, contrariamente a quanto pensa una politica malata di protagonismo, non si crea con un decreto o con una scellerata politica di contributi a pioggia.

A prescindere. Si crea, chiaramente, con una politica economica espansiva che, facendo ripartire i consumi, consenta una conseguente crescita dei livelli di occupazione. Le Agenzie di lavoro, malgrado qualche inopportuno provvedimento legislativo, sono oggi una delle risorse vincenti per l’aumento di occupazione. I dati sono lì a dimostrarlo. Semmai una maggiore informazione sui vantaggi, soprattutto in alcuni momenti e per diverse categorie produttive, che le imprese possono ricavare dalla somministrazione di personale, darebbero un ulteriore spinta al mercato. Penso, per esempio, alla modalità di somministrazione di personale a tempo determinato con un monte ore garantito (MOG).

È la modalità che ha ricondotto tante tipologie contrattuali flessibili, occasionali e accessorie, alla somministrazione con grandi vantaggi sia per le aziende, che ne fanno uso, sia per i lavoratori, che sono decisamente più garantiti. La snellezza della misura favorisce l’instaurarsi di tanti rapporti efficaci e propositivi. Insomma, senza volere saltare il ruolo delle agenzie di lavoro, penso che è un dibattito serio sui vantaggi che possono derivargli da un uso consapevole della somministrazione, dovrebbe vedere impegnati la politica e le parti sociali in maniera più attiva”. Scopri il potenziale su www.cbslavoro.it. (Gennaro Esposito Free lance).

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