sabato 20 Aprile 2024
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Arrestato il terrorista Cesare Battisti. Era nascosto in Bolivia

Santa Cruz de la Serra (Bolivia). Per Cesare Battisti la fuga è finita per l’ex terrorista dei Pac catturato in Bolivia da agenti boliviani con input degli investigatori italiani. Un aereo del governo italiano con uomini dell’Aise – l’intelligence dell’estero e il cui contributo è stato fondamentale per arrivare all’arresto di Battisti – e investigatori della Polizia è già decollato per la Bolivia. Battisti è stato arrestato alle 17 di sabato (le 22 in Italia). Camminava tranquillo in una strada affollata di Santa Cruz de La Sierra, nell’entroterra boliviano. Aveva occhiali da sole, baffi e barba finta. Non ha opposto resistenza, agli agenti ha risposto in portoghese, poi è stato portato in caserma. Finalmente la svolta dopo lunghe intercettazioni delle indagini, coordinate dalla procura generale di Milano.

L’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini, ha celebrato la cattura dell’ex terrorista latitante da dicembre affermando: “È stato preso! La democrazia è più forte del terrorismo”.

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha detto che “si tratta di un atto di giustizia nei confronti degli odiosi crimini del terrorismo, doveroso verso chi fu ucciso o ferito e verso i loro famigliari”, ora il lavoro continua affinché l’estradizione in Italia possa avvenire nei tempi più rapidi.

La squadra speciale dell’Interpol aveva indirizzato le ricerche intorno a Santa Cruz poco prima di Natale. Infine è stata circoscritta la zona nella quale Battisti si era nascosto, sono stati quindi compiuti appostamenti in almeno tre-quattro aree differenti, finché l’ex terrorista è stato accerchiato e bloccato con il supporto della polizia boliviana.

Battisti aveva fatto perdere le tracce di sé dopo la decisione del magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano Luis Fux che il 13 dicembre ne aveva ordinato l’arresto per “pericolo di fuga” in vista di una possibile estradizione in Italia, concessa nei giorni seguenti dal presidente uscente Michel Temer prima dell’insediamento di Jair Bolsonaro il primo gennaio 2019. Era stato proprio Bolsonaro ad imprimere un deciso cambio di passo alla vicenda, esprimendosi prima ancora di essere eletto a favore della riconsegna all’Italia di Battisti e rovesciando così la decisione dell’allora presidente Lula da Silva di concedere asilo politico all’ex terrorista condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi.

Unanime la reazione del mondo politico e dei familiari delle vittime del terrorista alla notizia dell’arresto. Ora è atteso in Italia.

Battisti, Conte: Finalmente giustizia. Lo attendono nostre carceri – “Le famiglie Santoro, Torregiani, Sabbadin, Campagna potranno finalmente ottenere giustizia. La cattura e l’espulsione di Cesare Battisti sono un risultato atteso da oltre quarant’anni, che dovevamo soprattutto a loro, come pure alle altre vittime delle sue azioni criminali”. Lo scrive su Facebook il premier, Giuseppe Conte. “Lo sforzo corale e perseverante dei nostri servizi di intelligence, delle nostre forze di polizia e dell’Interpol, la collaborazione delle Autorità brasiliane e boliviane e la determinazione di questo Governo stanno per essere finalmente premiati”. “Un nostro aereo è in viaggio per la Bolivia dove atterrerà verso le ore 17 (ora italiana) – conferma -, con l’obiettivo di prendere in consegna Battisti e riportarlo in Italia. Ad attenderlo qui da noi ci saranno le nostre carceri affinché possa espiare le condanne all’ergastolo che i tribunali italiani gli hanno inflitto a suo tempo con sentenze passate in giudicato, non certo a causa delle sue idee politiche, bensì per i quattro delitti commessi e per i vari reati connessi alla lotta armata e al terrorismo”.

Bonafede, giustizia è fatta, ora in Italia – “E’ finita la lunghissima fuga di Cesare Battisti. Il mio pensiero va ai familiari delle sue vittime: Antonio Santoro, Pierluigi Torregiani, Lino Sabbadin, Andrea Campagna. A loro posso dire che, finalmente, giustizia è fatta!”. Lo scrive in un lungo post su Facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede affermando che “ora Cesare Battisti sarà riconsegnato all’Italia”. “La tensione delle ultime ore e il dovuto riserbo – aggiunge – possono lasciare spazio alla soddisfazione per aver raggiunto un risultato atteso 25 anni”.

Alberto Torregiani, ‘è fatta’ – “È fatta. Credo sia la volta buona”, ha commentato Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979 dai Pac in una sparatoria in cui lui stesso rimase ferito e perse l’uso delle gambe. “Forse davvero è una buona giornata” ha detto parlando con l’Ansa. “Non oso pensare che ora possa trovare un escamotage. Sarebbe da scriverci un libro”.

Renzi: una bella notizia per tutti gli italiani – “L’arresto di Cesare Battisti in Bolivia è una bella notizia. Tutti gli italiani, senza alcuna distinzione di colore politico, desiderano che un assassino così sia riportato al più presto nel nostro Paese per scontare la sua pena in un carcere italiano. Oggi è una bella giornata”, ha scritto Matteo Renzi su Twitter.

COSÌ BATTISTI È STATO ARRESTATO (Fonti del Viminale) – La svolta è arrivata una settimana fa, quando Cesare Battisti è stato individuato con certezza in Bolivia. L’operazione che ha portato all’arresto dell’ex terrorista del Gruppo Proletari Armati per il Comunismo è scattata a Santa Cruz. E ora l’Italia lo aspetta.

(Fonte Ansa)

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