giovedì 25 Aprile 2024
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Business del caro estinto, ordinanza di chiusura per la “Attrezzi Funebri”

CERCOLA – VOLLA. Business abusivo del caro estinto, ordinanza di chiusura per la società “Attrezzi Funebri” di Aprea Annamaria: “Esercitava impunemente in maniera abusiva – a Cercola lungo il corso Domenico Riccardi – l’attività di filiale di impresa funebre priva del titolo abilitativo di filiale rilasciato dal competente Comune”.

Lapidaria l’ordinanza comunale numero 4 emessa dall’ufficio Suap – lo Sportello unico per attività produttive – sul territorio cercolese il 28 gennaio scorso.

Prescrizione che – tenuto conto dell’accertamento primario fatto sulle imprese funebri locali da parte dei carabinieri che hanno esteso la stessa prescrizione anche in due sedi di Volla – ha decretato per la società di Aprea Annamaria la cessazione immediata dell’attività di agenzia di servizi funebri. Giù, dunque, la saracinesca del grande negozio che faceva bella mostra sul corso principale, a pochi metri dalla sede del Comune. Porte chiuse e scritte coperte da qualche giorno per la “Attrezzi Funebri sas”, che entro cinque giorni dalla notifica dell’ordinanza dovrà far rimuovere anche tutta la cartellonistica pubblicitaria, presente non solo su Cercola, riferita all’attività di filiale installata sull’intero territorio. Un vero e proprio terremoto per la direzione dell’azienda – il cui quartier generale risiede storicamente a Napoli, alla via Vesuvio. E, che, da circa due anni si era imposta nell’hinterland con due negozi a Cercola e Volla in via Rossi (chiuso anche quest’ultimo) affermando il suo dominio con lo slogan: “Funerali di lusso a prezzi bassi”, a partire da mille e 800 euro. Facile a questo punto capire come si siano potuti calpestare i princìpi di concorrenza leale ma saranno le ulteriori e successive indagini dei carabinieri a far luce su un business che forse ha portato allo scoperto solo la punta dell’icebreg. Ma occorre fare un passo indietro per giungere all’ordinanza comunale del Suap di Cercola.

Tutto è partito da un accertamento capillare esteso a tutte le imprese che si occupano dell’immortale business del “caro estinto” svolto innanzitutto dalle forze dell’ordine. Sono stati, di fatto, i controlli dei carabinieri della tenenza di Cercola nella scorse settimane a fare emergere l’operato “abusivo e non” di tutte le società del territorio. Il controllo dei militari dell’arma locale, diretto dal tenente Gaetano Vrola, ha riguardato anche le ditte che insistono sui Comuni limitrofi, ovvero a Pollena Trocchia e Volla. Ed è pertanto anche nel in quest’ultimo comune, quello vollese, che una terza sede della ditta di Aprea Annamaria è risultata non conforme alle norme per l’esercizio abilitativo. Non solo. Per carabinieri di Cercola anche un’altra ditta di Volla è stata contestata ed è l’impresa “Trasporti Funebri Maglione Annalisa”, anche questa con sede legale a Napoli. Per le due società i militari hanno riscontrato che nei due Comuni vesuviani, Cercola e Volla, veniva svolta l’attività di trasporto funebre nonostante l’assenza del titolo abilitativo di filiale che doveva essere richiesto e rilasciato dai Comuni competenti. Il Comune di Cercola a seguito, dunque, del rapporto ricevuto dalla locale tenenza dell’arma ha provveduto ad emanare l’ordinanza di chiusura per la ditta “Attrezzi Funebri”. E il Suap di Volla? Al momento tutto tace e tutto è in piena attività, “abusiva”.

 

di Patrizia Panico – fonte Il Mattino area sud-costiera

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