venerdì 19 Aprile 2024
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Campionato di serie A: Zemanlandia costringe gli azzurri al pari

Campionato di serie A. Spettacolo, rammarico e tanti gol al San Paolo nella sfida tra Napoli e Cagliari, ovvero, tra due filosofie di calcio, a tratti, affini, ma anche molto diversi.

Benitez ha l’onere di trovare il sostituto di Insigne; per questa gara sceglie l’olandese De Guzman, mentre Henrique gioca al posto di Albiol (in panchina). A centrocampo ritorna dal primo minuto l’uruguaiano Gargano.

Il tecnico Zeman deve rinunciare a due pedine importanti come Sau ed il capitano Daniele Conti.

Formazioni:

Napoli (4-2-3-1) – Rafael; Maggio, Henrique, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Gargano; Callejon, Hamsik, De Guzman, Higuain. A disposizione: Colombo, Andujar, Britos, Mesto, David Lopez, Radosevic, Albiol, Duvan.

Cagliari (4-3-3) – Cragno; Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Pisano; Dessena, Crisetig, Ekdal; Ibarbo, Farias, Cossu. A disposizione: Carboni, Murru, Longo, Joao Pedro, Capello, Caio Rangel, Benedetti, Donsah, Capuano.

Cronaca della partita:

All’11’ Ghoulam batte velocemente un fallo laterale in direzione di Higuain, la difesa sarda è sguarnita e l’argentino batte agevolmente l’incolpevole Cragno. Al 28’ Henrique perde una brutta palla al limite della propria area di rigore, Cossu cerca di sorprendere Rafael, ma il tiro è troppo centrale. Un minuto più tardi gli azzurri raddoppiano: discesa sulla destra di Maggio, palla a rimorchio per De Guzman e grande parata di Cragno, sulla respinta Inler fa partire un gran tiro di sinistro da circa 25 metri che termina nell’angolino basso alla destra dell’estremo difensore sardo. Il Napoli sembra avere il match in pugno.

Con l’assenza di Insigne, Benitez cambia spesso le posizioni in campo di Callejon, Hamsik e De Guzman, nel tentativo di trovare i giusti equilibri.

Al 38’ il Cagliari accorcia le distanze: scambio tra Balzano e Farias, il brasiliano penetra nell’area di rigore azzurra e serve Ibarbo bravo nell’eludere l’opposizione di Koulibaly (impalpabile) e depositare la sfera alle spalle di Rafael. Partita riaperta, dopo il secondo gol del Napoli, i rossoblù hanno alzato il proprio baricentro creando non poche difficoltà alla retroguardia partenopea, riuscendo così a trovare il gol del 2-1.

Inizio secondo tempo.

Al 47’ il Cagliari perviene al pareggio: punizione di Cossu verso il secondo palo, Rossettini indirizza la sfera di testa dal lato opposto dove Farias deposita in rete senza problemi. Tutto da rifare per il Napoli; la squadra di Benitez non è nuova a queste imprese in negativo, basti ricordare la sfida di quest’anno con il Palermo. Al 57’ Farias viene lanciato a rete da Ekdal, Rafael respinge in angolo il tiro dell’attaccante avversario. Pericolo scampato. Al 62’ il Napoli si riporta in vantaggio: cross dalla destra di Maggio verso De Guzman (bravo nell’inserimento) che di testa batte Cragno. Partita divertente con molti cambiamenti di fronte. Dopo appena quattro minuti, il punteggio ritorna in parità: Koulibaly perde palla sul pressing di Ibarbo, il colombiano penetra nell’area di rigore azzurra e serve una palla a Farias per il più facile dei gol. L’ultimo sussulto della gara è del Napoli, tiro dalla distanza di David Lopez fuori non di molto.

Ennesimo match point non sfruttato dal Napoli che, pur restando saldo al terzo posto, dimostra di soffrire in maniera particolare le gare con le cosiddette “piccole” (Chievo, Palermo e appunto Cagliari hanno portato via dal San Paolo ben cinque punti). La maturazione di una squadra avviene anche e soprattutto attraverso le vittorie di queste partite, apparentemente facili ma in realtà molto insidiose.

Sulla sponda sarda, dopo un inizio di campionato deficitario il Cagliari sta acquisendo, partita dopo partita, la fisionomia del tecnico boemo.

 

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