SOMMA VESUVIANA. Dichiarazioni sessiste che ora rischiano di portare alla sua sospensione dal partito. Protagonista dell’episodio il consigliere comunale del Pd, Crescenzo De Falco che dalla sua pagina ufficiale su Facebook, aveva insultato una donna “rea” di aver difeso l’operato del segretario del Pd Giuseppe Auriemma e di aver scritto che “alcune persone non sono degne di stare nel Pd”.
Per tutta risposta il consigliere aveva ricordato che la signora aveva chiuso la sua attività commerciale per un fallimento e che era stata lasciata dal marito che le aveva preferito una cittadina straniera. parole pesanti che hanno portato il segretario Auriemma ad intervenire: “Sono profondamente indignato dalle parole altamente lesive della persona e della dignità della donna, che il consigliere comunale del PD Crescenzo De Falco ha osato adoperare all’interno di un post pubblicato sul suo profilo Facebook. Il consigliere De Falco ha superato ogni limite, diffamando e offendendo gravemente una Donna, iscritta al PD e che nelle sue liste era stata candidata nel corso delle ultime elezioni amministrative. Alla Signora, da De Falco ritenuta rea di aver preso le difese del Segretario cittadino del Partito, sono state indirizzate frasi che risultano non solo gravissime, ma che rappresentano un modo di pensare e di agire lontano anni luce da quelli che sono i valori del Partito Democratico e da quelle che sono le azioni concrete in favore del rispetto del genere femminile, della parità tra uomo e donna, e della tutela di chi versa in situazioni di disagio. Per questi seri motivi chiederò, nel corso del prossimo Direttivo, convocato d’urgenza, la sospensione immediata di De Falco dal Partito Democratico fino a chiarimenti sul caso”. Ma sul caso è intervenuto anche il Capogruppo del PD in consiglio comunale, Giuseppe Cimmino, che ribadisce: “Condanno l’inqualificabile comportamento e il linguaggio offensivo usato pubblicamente dal consigliere De Falco nei confronti di un’iscritta e attivista del Partito Democratico, alla quale esprimo la mia piena solidarietà condividendo la dichiarazione del Segretario” .
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