venerdì 19 Aprile 2024
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“Giovanna Tavani? Una preside che lotta contro camorra e degrado”

ERCOLANO. Da qualche ora Giovanna Tavani è finita alla ribalta per un video postato all’esito del voto referendario, finendo persino su Il Mattino.it in un sindaggio che chiede ai lettori se vada punita per il suo gesto. A spiegare, semmai ce ne fosse davvero bisogno, chi è questa battagliera preside è il coordinatore regionale di Sinistra Italiana Tonino Scala, ecco di seguito la sua lettera.

Ma voi conoscete Giovanna Tavani?
Rabbia, sconcerto, indignazione. Ho provato questo nel vedere il sondaggio del Mattino on Line. Un sondaggio su una preside di frontiera che da anni in solitudine è presidio, con la sua scuola e con la sua passione, di legalità nel quartiere Pugliano di Ercolano. Un video, una consultazione on Line, non per le sue lotte, non per le tante inziative contro la camorra in un quartiere di camorra, ma per un gesto goliardico, fatto non nell’esercizio delle sue funzioni, dopo il risultato referendario. Resto basito. Da mesi la preside in questione ha aperto un fronte con il comune perché la scuola che dirige è in parte inagibile, mi sarei aspettato altro sondaggio: è giusto mandare a scuole i bambini in queste condizioni? Invece si entra in vicende che se da un lato fanno sorridere dall’altro fan rabbia. Perché il Mattino non ha fatto un sondaggio sulla frittura di pesce di De Luca? Perché con il potere, quello vero, non si gioca! Io sto con Giovanna Tavani per il lavoro che svolge ogni giorno, io sto con le sue battaglie. Umiliare in pubblica piazza una donna proponendo addirittura una punizione esemplare perché si è lasciata andare in ambiente privato a festeggiamenti per la vittoria del NO, mi sembra fuori luogo, di cattivo gusto. La vicenda c’entra poco con la libertá di stampa. Quel gesto lo ha fatto a scuola? No. Ha a che vedere con la professione? No. Penso che dietro ci sia altro, andremo fino in fondo a questa storia. Fuori dalle righe è questo servizio che nulla ha a che vedere con il giornalismo. Dov’era il Mattino quando la preside denunziava lo stato di degrado della sua scuola?

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