venerdì 19 Aprile 2024
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Giustizia minorile, Roberti: “Basta discriminazioni in campo sanitario”

Giustizia minorile, Roberti: basta discriminazioni in campo sanitario

«I minori dell’area penale collocati in comunità devono poter usufruire dell’accesso gratuito al servizio sanitario pubblico così come viene garantito ai loro coetanei ospiti degli istituti penali minorili di Nisida ed Airola». Lo afferma l’ex Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Franco Roberti, oggi parlamentare europeo nelle file del Pd.

Nei giorni scorsi il Garante campano per i detenuti, Samuele Ciambriello e molte organizzazioni sociali che collaborano con la giustizia minorile hanno lanciato un appello ai vertici della Regione per porre fine a questa palese ingiustizia.

Gli operatori del settore hanno denunciato il fatto che mentre agli ottanta adolescenti e giovani adulti in custodia cautelare negli istituti penali minorili vengono assicurate tutte le prestazioni sanitarie necessarie in maniera assolutamente gratuita, i centocinquanta affidati alle comunità si vedono riconoscere dai presidi sanitari territoriali soltanto gli esami di primo ingresso e quelli tossicologici con esclusione delle visite specialistiche, il cui onere economico grava sulle strutture di accoglienza e sulle famiglie.

«In questo modo – prosegue l’esponente politico – si viene a determinare una disparità di trattamento assolutamente intollerabile, in quanto investe il fondamentale diritto alla salute di soggetti che vivono in una situazione già difficile di limitazione della propria libertà personale».

«Auspico – conclude l’europarlamentare – che i rappresentanti delle istituzioni coinvolte raccolgano il grido di aiuto che arriva da più parti. Un intervento del genere, peraltro, sarebbe, in perfetta sintonia con le finalità rieducative e di recupero sancite dalla Costituzione. Discriminare sulle cure non aiuta a creare quel clima di speranza che è presupposto indispensabile per un ritorno dei giovani in questione alla vita normale».

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