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Il contrario della paura, il libro del procuratore Antimafia Franco Roberti

NOLA. Venerdì 16 giugno 2017, alle ore 15, presso il Salone delle Armi del Tribunale di Nola – Reggia degli Orsini, si terrà l’evento di presentazione del libro del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dott. Franco Roberti, dal titolo

 

IL CONTRARIO DELLA PAURA – Perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti

 

Con questo libro, il rappresentante della più alta Autorità istituzionale del nostro Paese sul fronte del contrasto alle mafie e della lotta al terrorismo, indaga sugli strumenti necessari e sui nodi da affrontare per riaffermare la legalità.

Il programma dell’evento prevede che ad introdurre e a moderare il dibattito siano la dott.ssa Paola Borrelli, Presidente ANM – Sottosezione di Nola, e la dott.ssa Sabrina Serrelli, Segretario ANM – Sottosezione di Nola.

Vi saranno, poi, gli interventi di saluto del Presidente del Tribunale di Nola, dott. Luigi Picardi, del Procuratore della Repubblica f.f. di Nola, dott.ssa Stefania Castaldi, e del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avv. Francesco Urraro.

La presentazione sarà curata dal Consigliere del CSM, già magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dott. Antonello Ardituro.

Interverranno la dott.ssa Daniela Ammendola, Giudice del lavoro del Tribunale di Nola, la dott.ssa Maria Cristina Amoroso, Sostituto Procuratore della Repubblica di Nola, il dott. Marco Carbone, giudice della sezione dibattimentale del Tribunale di Nola e il Prof. Avv. Vincenzo Maiello, docente di Diritto Penale dell’Università “Federico II”.

Si tratta di un interessante momento di approfondimento e di riflessione intorno al tema della legalità, visto dal lato della repressione dei fenomeni delinquenziali e terroristici con i quali l’Italia e l’Europa hanno dovuto imparare a misurarsi.

«L’evento è una speciale occasione per riflettere sui temi all’ordine del giorno del dibattito internazionale: sicurezza, terrorismo, mafie» – afferma il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, avv. Francesco Urraro – «e sulle ipotesi di prevenzione e repressione, prendendo spunto dall’autorevole esperienza del Procuratore Antimafia, valorizzando il ruolo del diritto, delle leggi e della democrazia».

Con questa nuova fatica letteraria il Procuratore Roberti affronta le grandi emergenze non solo italiane ma europee e ripercorre le sfide che la criminalità organizzata continua a porre allo Stato italiano, ma soprattutto racconta il ruolo delle Istituzioni deputate alla repressione di questi fenomeni e il compito che i cittadini europei debbono svolgere per fronteggiare questi fenomeni.

La scheda del libro

«Erano passati pochi giorni dagli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, quando ricevetti la telefonata di un vecchio a mico: “Franco, dovrei partire con la mia famiglia per una vacanza. Che dici? Annullo tutto? Dobbiamo avere paura?”. È stato dopo quella conversazione che ho deciso di scrivere questo libro. La preoccupazione del mio amico era la stessa, come dimostrano tutti i sondaggi, della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono con la paura. Che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi. Proprio per questo diventa una priorità spiegare perché è necessario non avere paura: continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che alterano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d’appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello Stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità organizzata tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite. Ma perché i cittadini possano fidarsi delle istituzioni, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che tutti dicano la verità. La politica, che deve adottare parole e leggi chiare. La giustizia, che ha il dovere di assicurare provvedimenti seri in tempi certi. La società civile, che deve marcare chiaramente, senza ambiguità, la linea d’ombra tra legalità e illegalità. Per affrontare efficacemente la sfida epocale alle mafie e al terrorismo non basta il pur necessario contrasto investigativo-giudiziario, come se si trattasse di una semplice questione di ordine pubblico, bensì occorre rimuovere le cause politiche, economiche e sociali che ne hanno favorito lo sviluppo: mafia e terrorismo fungono da agenzia di servizi delle povertà, svolgendo una funzione sostitutiva rispetto alle lacune dello Stato. E hanno in comune il piano criminale di privarci delle nostre libertà e usare il terrore come strumento per moltiplicare le loro ricchezze. Ma la consapevolezza del pericolo mortale che corriamo non deve spaventarci. Perché la verità è il contrario della paura.» (fonte: sito Internet Mondadori, www.librimondadori.it)

 

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