venerdì 29 Marzo 2024
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Intervista all’attore nolano Arturo Sepe de “La Grande Occasione”

NOLA. Intervista all’attore nolano Arturo Sepe, interprete de “La Grande Occasione”, film del binomio Sposito/Vanzanella.

Sono da poco terminate le riprese del nuovo progetto cinematografico della “Big Bang Production”, uno Short Film dal titolo “La Grande Occasione”. Tra i Protagonisti  Arturo Sepe, artista nolano preso in prestito, per l’occasione, dal set di Squadra Antimafia 5 e dal teatro di Maurizio Casagrande.

L’abbiamo invitato a rivelarci i particolari di questo nuovo ‘matrimonio cinematografico’, destinato a rafforzare i consensi che Sepe va consolidando di volta in volta.

“Appena il regista Mario Sposito e lo sceneggiatore Angelo Vanzanella mi hanno contattato e spiegato il soggetto del film, sono subito rimasto affascinato dal  personaggio che avrei dovuto interpretare:  un individuo dalle caratteristiche ben precise ma in contrapposizione tra loro. In realtà dovevano venir fuori due anime dallo stesso personaggio, un po’ come le facce opposte della stessa medaglia. Ma soprattutto a rapirmi è stato il tema da rappresentare: Il destino. Per usare una citazione cinematografica: “Spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo!”.

Al regista Mario Sposito abbiamo domandato, invece, come è stato concepito il progetto cinematografico de “Lagrande occasione”.

“L’idea nasce dall’osservazione della realtà e dall’eterna domanda: “L’uomo è artefice del proprio destino, oppure non può controllarlo?”. Di certo non abbiamo la presunzione di rispondere a questo millenario quanto arduo interrogativo, ma volevamo dare la nostra interpretazione e, cioè, che la verità, come spesso accade, sta nel mezzo. I nostri personaggi troveranno la loro anima gemella: chi per caso, chi trasformandosi in “Deus ex machina”. Nel nostro film, insomma, abbiamo voluto “giocare con il destino”, mostrando come a volte sia semplice decidere il proprio”.

Chiaramente non potevamo non indagare sulla scelta di inserire nel cast l’istrionico attore Arturo Sepe. E la risposta è delle più significative.

“Arturo lo abbiamo conosciuto l’anno scorso quando era in tournée con Maurizio Casagrande ed Antonio Caputo per lo spettacolo “Anche l’occhio vuole la sua parte”. Anche  noi avevamo appena girato un cortometraggio con Maurizio. Arturo ci è piaciuto subito. Notammo che ha una mimica e un controllo della voce tipica di quello che stavamo cercando per il ruolo de “l’amico”. Registicamente abbiamo voluto giocare su questa camaleontica capacità di passare dalle atmosfere cupe alla serenità della sua bella risata del sud. Con la sua esperienza ci ha facilitato di molto il lavoro con gli altri attori – Annalisa Rea, Stefano Stellino, Ornella Gallo –  con in più un monologo, nel finale, che spiega bene il messaggio che volevamo trasmettere”.

Non resta che complimentarci con la“Big Bang Production”e con il poliedrico artista Arturo Sepe per la  brillante carriera che gli si sta spianando con una interpretazione dopo l’altra, con performance particolarmente convincenti che attirano sempre di più l’attenzione di registi e addetti ai lavori. Ed anche quella propostagli dal duo Sposito/Vanzanella, rappresenta l’ennesima “grande occasione” a disposizione di un figlio di un territorio martoriato da tante negatività, ma che aspira a ritornare “Felix”.  Anche dal punto di vista artistico e dello spettacolo.

 

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