venerdì 29 Marzo 2024
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Libera contro le Mafie. A tu per tu con la referente Angelica Romano

CASALNUOVO. Giustizia Sociale, Reddito di Cittadinanza e beni confiscati alla criminalità. Tanti temi importanti e tanta passione. Incontro con Angelica Romano, referente locale di Libera.

Intervista a cura di Gaetano Fioretti

Angelica Romano - referente Libera su Casalnuovo
Angelica Romano – referente Libera su Casalnuovo

Cos’è Libera?

«Libera è un Associazione di volontariato di secondo livello. Nata nel 1995. Facemmo una raccolta firme in tutta Italia coinvolgendo tantissime associazioni,locali e nazionali, e parrocchie affinché in Italia si facesse una legge che favorisse il “riutilizzo” dei beni confiscati alle mafie. Fino a quel momento alle mafie veniva sottratto il bene che però rimaneva lì abbandonato. La comunità doveva riappropriarsi di ciò che le era stato tolto. Questa proposta divenne legge ed oggi ,finalmente,vengono riutilizzati i beni confiscati. L’anno successivo le Associazioni e le Parrocchie che avevano partecipato alla raccolta firme si costituirono in una grande Associazione. Così è nata Libera. Oggi siamo circa 1600 Associazioni e da qualche anno anche le persone fisiche possono tesserarsi».

Quando è iniziato il suo impegno in Libera?

«Mi sono avvicinata a Libera con la giornata del 21 marzo. Giornata della memoria delle vittime innocenti. Partecipavo alle varie iniziative che si facevano in Italia. Ho conosciuto Don Ciotti un po’ di anni fa in occasione di una serie di iniziative tese al riutilizzo dell’area di Bagnoli. Conobbi in quest’occasione anche Padre Alex Zanotelli. Iniziai a lavorare come formatrice di Libera oltre 10 anni fa. Fondammo un piccolo gruppo di Libera per interessarsi alla problematiche di Casalnuovo. Parteciparono diverse Associazioni,la scuola del terzo Circolo Didattico e la Parrocchia di Don Oreste (Parrocchia Visitazione-Tavernanova). Successivamente hanno aderito diverse scuole. Oggi contiamo ben 5 scuole di Casalnuovo. Nel frattempo è nata la Cooperativa ARS. Con La Segreteria Regionale,con Rosario Stornaiuolo (Federconsumatori) ed altri amici abbiamo cercato in questi ultimi anni di portare in Libera altri temi anche se non strettamente legati alla Legalità. Personalmente sono in Libera non per la parola Legalità ma perche Libera ha determinati valori. Penso alla Giustizia,alla Giustizia Sociale che sono per me più importanti. A volte ci sono cose legali che non sono giuste.

Oggi sui beni confiscati vi è un grande equivoco. Anche qualche magistrato, che ora ha chiesto scusa, ha fatto qualche errore. Libera ha promosso la Legge e promuove i beni confiscati nel senso che cerca di invitare le Organizzazioni e le varie associazioni a riutilizzare i beni che sono sul proprio territorio. Una delle prime cose che ho organizzato a Casalnuovo è stato il Festival dell’impegno Civile. Nato nelle terre di Don Peppe Diana, a Caserta, lo abbiamo portato qui a Casalnuovo. Una kermesse culturale, una serie di iniziative nei beni confiscati. I beni però non erano di Libera. Erano dati alle Associazioni oppure erano del Comune. In stato di abbandono. Facevamo delle iniziative per attrarre l’attenzione dei cittadini sul fatto che li esistesse un bene confiscato alle mafie e che si stava riutilizzando o si poteva riutilizzare.

Negli anni, a Casalnuovo, abbiamo posto attenzione a questo. Una delle prime cose che ci siamo chiesti come gruppo locale di Libera è se ci fossero beni confiscati. Quali erano, quali beni venivano utilizzati e come. Poi ci siamo accorti che vi erano molti beni confiscati non dati al Comune. Il dramma in Italia esiste ancora oggi. In Campania ci sono tantissimi beni ma solo il 3% dei beni confiscati viene riutilizzato».

Cosa va migliorato?

«Tantissimo. Innanzitutto va migliorata la trasparenza dei beni confiscati. Questo è un problema nazionale. Molti beni rimangono abbandonati per parecchi anni. Questo è il danno maggiore. Quando vengono abbandonati gli stabili si rovinano, vanno incontro a deterioramenti. Molti beni vengono distrutti dai camorristi stessi. Lasciare un bene in stato di abbandono significa che chi vi entrerà dovrà spendere una cifra enorme. Bisognerebbe avere maggiori fondi a disposizione per recuperare questi beni. L’abbandono è il simbolo della sconfitta. Negli ultimi anni, grazie a Libera che va nelle parrocchie, nelle scuole, nelle associazioni avviando iniziative sui territori, molte associazioni si stanno avvicinando al tema. I Comuni dovrebbero avere sul proprio sito un elenco di tutti i beni confiscati, di quelli già riutilizzati e di quelli da assegnare».

Miseria Ladra, contrasto alla povertà. Si può attuare un Reddito Minimo garantito in tutta Italia?

«Io credo che si debba assolutamente dare un reddito garantito. Il Reddito di Cittadinanza ridà dignità alle persone. La campagna Miseria Ladra ha incentrato il discorso sulla Giustizia Sociale. Il problema serio è la povertà che colpisce le famiglie. In Campania ed in altre Regioni d’Italia vi è un emergenza importante. Chiunque abbia un contatto diretto con la gente si rende conto di quanto le famiglie siano in difficoltà. Enti, associazioni, parrocchie, scuole. Tutti dobbiamo impegnarci in tal senso. E’ un’emergenza. Non è una crisi momentanea. Questa crisi economica è una crisi di sistema. Ovviamente è necessaria una programmazione del mondo del lavoro ma il Reddito di Cittadinanza è una risposta perché da un minimo di dignità. Se pensiamo a quanto spendiamo in armamenti in Italia, avremmo attuato il Reddito di Cittadinanza, aumentato le pensioni minime ed avremmo risolto anche altri problemi sociali importanti».

Tante iniziative su Casalnuovo. Di quale tra queste va più fiera?

«Tutte le iniziative,quelle più partecipate e quelle meno, sono sempre una vittoria. Lo sforzo che facciamo ogni volta è di coinvolgere sempre più persone nell’organizzazione. Bellissimo il lavoro che abbiamo avviato da anni con le Scuole. Anche in modo silenzioso. A volte facciamo manifestazioni con maggiore evidenza pubblica. Raccontare,nelle Scuole,che ci sono persone che hanno pagato caro ,sulla propria pelle,la presenza della camorra. Raccontare cosa fanno le ecomafie sui nostri territori. Le storie di chi ha denunciato il pizzo e l’usura. E’ fondamentale questo lavoro di collaborazione con le Scuole. Bisogna lavorare con i più piccoli. Queste sono le attività che hanno dato maggiore soddisfazioni. Poi bellissimo anche l’aver portato il Festival dell’Impegno Civile al di fuori della provincia di Caserta. Qui a Casalnuovo lo abbiamo organizzato ogni anno in qualche bene confiscato. Importante anche la creazione della Cooperativa ARS. Libera incentiva la nascita di iniziative locali. Parlammo con le Parrocchie, con le Associazioni, con le scuole. Lavoro straordinario».

Progetti futuri di Libera a Casalnuovo?

«Abbiamo intenzione di portare avanti il lavoro fatto finora. Vogliamo portare avanti il lavoro svolto nelle Scuole sulla Giustizia Sociale. In progetto anche di ritornare a fare qualche incontro per la presentazione dei beni confiscati a Casalnuovo. Il Comune di Casalnuovo ha fatto la richiesta per avere altri beni. Altri beni sono stati confiscati ma sono bloccati. Quindi cercare di fare qualche iniziativa pubblica per far conoscere questi beni. Ce ne sono davvero tanti. Alcuni però sono in condizioni tali che per un Comune prenderli in gestione è davvero complicato. Poi abbiamo intenzione di continuare la collaborazione con Salvatore Cantone dell’Associazione Antiracket ed Antiusura. Il lavoro che fanno è importantissimo».

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