sabato 20 Aprile 2024
HomeCultura e SpettacoliOggi 267anni della Reggia di Caserta, il trionfo delle meraviglie borboniche

Oggi 267anni della Reggia di Caserta, il trionfo delle meraviglie borboniche

CASERTA. Sono ben 267 anni dalla posa della prima pietra della Reggia di Casera. Patrimonio dell’Unesco, è il trionfo delle opere borboniche

Spegne oggi 267 candeline la Reggia di Caserta. Era proprio il 20 gennaio del 1752 quando fu posata la “prima pietra”, in occasione del compleanno del re Carlo I di Borbone sovrano del Regno delle due Sicilie. Una maestosa struttura del tardo barocco, è oggi patrimonio dell’Unesco e simbolo della dinastia borbonica. Lì, per opera dell’architetto napoletano Luigi Vanvitelli il Regno delle due Sicilie (compreso il periodo napoleonico) si “esprime” in tutto il suo splendore. Tra gli sfarzosi appartamenti, il teatro, lo scalone d’onore e il meraviglioso parco (secondo solo ai giardini di Versailles), respiriamo tutta la storia, la cultura e l’arte napoletana. Fortemente voluta da Carlo di Borbone, la Reggia trovò il suo compimento quasi un secolo dopo. Infatti neanche il famoso Vanvitelli riuscì a vedere la sua opera più celebre completata. Il tocco di “classe” al progetto originario, fu dato anche dalla regina Carolina, moglie di Ferdinando e sorella di Maria Antonietta, sovrana decapitata durante la rivoluzione francese. La figlia dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, anche se cercò di renderla quando più similare alla residenza della sorella, l’immensa “napoletanità culturale” del coniuge prese sempre il sopravvento, rendendo la struttura più unica che rara. Sono ben 117 scalini quelli che compongono lo scalone d’onore, pura arte scenografica del ‘700 napoletano, e ad accogliere un tempo “grandi ambasciatori” e oggi migliaia di turisti, ci sono ben due leoni di marmo, simbolo della casata. Infatti sono numerosi anche i simboli allegorici presenti, come nella sala del trono, magiche le “sirene” poste nel retro della sedia reale. La presenza delle figure mitologiche, avevano lo scopo di ricordare ai visitatori e soprattutto ai posteri, la magica origine di Napoli. La leggenda narra che fu la morte della sirena Parthenope sulla costa, a dare origine alla meravigliosa e “vulcanica” città. In ogni opera borbonica, i sovrani, vollero inserire sempre un simbolo legato al cuore del regno. Che sia un richiamo ad una leggenda o ad un aneddoto storico, Napoli è sempre presente. La Reggia non rappresenta soltanto una vera e propria ricchezza artistica ed espressione di un’epoca particolarmente vivace, ma è anche uno scrigno di segreti e leggende. Infatti, nelle sue “ricche” stanze reali, si narrano ancora oggi storie di intrighi, inganni e furtivi incontri d’amore. Come l’ambigua amicizia tra la regina e la sua dama “prediletta” Emma Hamilton, le strategie di Acton, gli onori al generale Nelson, fedele alleato dei Borbone contro Napoleone. Oppure le stranezze di Ferdinando, il “re lazzarone”. Si racconta che scambiò con l’Inghilterra dei papiri, ritrovati durante gli scavi archeologici di Pompei, con una coppia di canguri provenienti da una colonia inglese. Il suo ingenuo obiettivo era quello di “popolare” i meravigliosi giardini con la specie esotica, obiettivo fallito per la mancanza di adattamento climatico dei poveri canguri. Percorrendo quei pavimenti marmorei della Reggia, oggi possiamo ancora respirare tutta la mondanità, la storia e perfino i “gossip” settecenteschi dell’epoca.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Articoli recenti

Rubriche