venerdì 29 Marzo 2024
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Omicidio Bottiglieri a Barra, clan emergente per rivendicare il territorio

NAPOLI/BARRA. Faida di camorra tra i clan Amodio e Cuccaro, egemoni sul territorio del quartiere di Barra. Un nuovo clan per rivendicare il territorio, l’omicidio Bottiglieri, dei Cuccaro, per segnarne l’ascesa. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Torre del Greco porta in carcere dieci persone arrestate ritenute affiliate al clan Amodio.

Alcuni degli arrestati, ritenuti tutti responsabili di associazione di tipo mafioso, sono accusati, inoltre, di aver partecipato all’omicidio di Giovanni Bottiglieri, noto esponente del clan Cuccaro, ucciso a Barra nell’ottobre 2013. L’omicidio Bottiglieri segnava così l’ascesa del nuovo clan nella periferia est di Napoli.
Nel corso di questa mattina, militari della Compagnia carabinieri di Torre del Greco hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di dieci persone ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso. Alcuni degli arrestati sono accusati di aver partecipato all’omicidio di Giovanni Bottiglieri, ucciso a Barra il 23 ottobre 2013.

Il provvedimento cautelare trae origine da un’indagine delegata dalla Dda di Napoli alla Tenenza carabinieri di Cercola, avviata nell’ottobre 2013, proprio in concomitanza con l’omicidio e che ha consentito di documentare, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali assai significative, la formazione e la rapidissima affermazione nel quartiere napoletano di Barra di un nuovo gruppo camorristico, postosi in contrapposizione violenta con i clan storicamente affermati in quel territorio e, in particolare, con il clan Cuccaro.

Il gruppo, capeggiato da Vincenzo Amodio, attuando un’intensa pressione estorsiva nel quartiere orientale della città, ha inteso contrassegnare la propria ascesa criminale attraverso l’omicidio di Bottiglieri, noto esponente del clan Cuccaro, ucciso in pieno giorno all’interno di una sala-giochi.

Va evidenziato che l’ascesa di questo sodalizio criminoso ha comunque fatto registrare ulteriori e recentissime forme di violenta ritorsione, com’è dimostrato dal tentato omicidio di Salvatore Abrunzo, avvenuto nel pomeriggio dello scorso 8 aprile. Proprio Abrunzo è uno dei destinatari del provvedimento restrittivo, essendo considerato uno dei promotori e dirigenti della nuova organizzazione criminale che si muove nel territorio di Barra.

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