venerdì 29 Marzo 2024
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Omicidio al cimitero. Sul giubbino di Spinosa, sangue della vittima

SANT’ANASTASIA. Sul giubbino bianco che indossava il giorno del delitto macchie di sangue suo misto a quelle della vittima: Aniello Maione.

Ecco una delle prove che ha portato stamattina all’arresto di Claudio Spinosa, detto o’ merican, 36 anni, vicino di casa del 77enne accoltellato a morte il 27 gennaio scorso nel cimitero di Sant’Anastasia. Su di lui si erano concentrate fin da subito le indagini dei carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna. Da quel vicino, con cui Maione aveva discusso più di una volta, i carabinieri c’erano subito andati e dalla sua abitazione (che divideva con i genitori e la figlia adolescente) avevano prelevato gli abiti che indossava quel giorno, una tuta e un bomber bianco con cappuccio, le scarpe e le lenzuola su cui poi aveva riposato. Lo avevano interrogato a lungo così come avevano fatto con i suoi familiari. Era emerso che tra lui e Maione non scorreva buon sangue, anzi. Ad ottobre del 2013 vi era stato un primo violento litigio interrotto soltanto dall’arrivo di altri vicini e parenti, pare per un gesto volgare compiuto dal 77enne che avrebbe, stando a quanto raccontano gli Spinosa, sputato contro una sorella di Claudio. In seguito a quell’episodio un altro violento alterco si era verificato davanti al bar del quartiere Capodivilla, in quel’occasione il giovane aveva aggredito prima a parole e poi con dei pugni alla schiena l’anziano mandandolo in ospedale. ma quest’ultimo, per paura, non aveva riferito ai medici il vero motivo delle sue ferite parlando invece di una caduta. Alla scena, però, avevano assistito alcuni avventori del bar e Maione lo aveva poi raccontato anche ai suoi familiari. Spinosa aveva raccontato ai carabinieri che il giorno del delitto si era andato a fare un tatuaggio e che poi era stato al cimitero a far visita alle tombe di suo fratello e di un nipote. L’orario lo stesso in cui nel luogo sacro era presente Maione, che era solito andare spesso a far visita ai suoi familiari defunti e sempre intorno alle 15. Poco prima del ritrovamento del corpo la vittima aveva parlato con alcuni operai intenti a ristrutturare alcune cappelle, dopo appena 15 minuti era stato trovato morente da due donne. Poco il tempo, quindi, in cui l’assassino aveva potuto agire colpendolo alle spalle. In quegli stessi attimi altri testimoni collocano Spinosa sul posto e poi lo vedono allontanarsi velocemente a bordo della sua auto parcheggiata all’esterno. Il sangue, la presenza sul luogo del delitto, il movente legato ai continui litigi, le dichiarazioni dei familiari di Spinosa che per coprirlo cambiano più volte versione sulla sua presenza in casa all’ora dell’omicidio hanno convinto il gip Paola Borrelli a disporre l’arresto.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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