Ottaviano. Lotta alla contraffazione: sequestrati oltre 250.000 articoli e circa 37.000 metri di stoffe che riproducevano il logo della nota marca di abbigliamento e articoli per la casa “Frutta”. Scoperti dalla guardia di finanza della Compagnia di Ottaviano nella stessa città e nella vicina Piazzolla di Nola.
Alla fine dei controlli compiuti dai militari (agli ordini del capitano Raffaele Barberio) sono stati anche denunciati due imprenditori, residenti ad Ottaviano, responsabili delle ditte in cui erano state fatte le verifiche. Rispondono, a vario titolo, dei reati di contraffazione, introduzione nello stato e commercio e vendita di prodotti con segni falsi.Un servizio che rientra nel quadro della costante attività di prevenzione e repressione effettuato dalle Fiamme Gialle contro il fenomeno della contraffazione, per la salvaguardia dei diritti d’autore, dei brevetti ed altri diritti di privativa industriale. I finanzieri della Compagnia di Ottaviano, seguendo un filone investigativo, sono arrivati dai rivenditori al dettaglio a chi li riforniva all’ingrosso risalendo a due società inserite nella filiera della produzione e commercializzazione di articoli di biancheria e tappezzeria e di altri prodotti per la casa tutti marchiati “Frutta”, un marchio tutelato da “copyright e/o trademark”. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati: 250.193 capi già confezionati e pronti per essere immessi nei circuiti commerciali oltre a 36.978 metri di stoffe. Prodotti così esteticamente simili agli originali che è stato difficile per gli stessi inquirenti capire se si trattasse di falsi, hanno dovuto far intervenire il responsabile della qualità della nota azienda tessile che ha attestato che si trattava di prodotti non realizzati da loro. Anche se esteticamente molto buoni gli inquirenti sottolineano come potessero essere potenzialmente “pericolosi”. Non si sa, ad esempio, e sono in corso indagini per appurarlo, da dove arrivasse la stoffa e dove venissero realizzati, se insomma tutta la filiera rispettasse le norme in materia di igiene e salute previste dalla legge e se, dunque, potessero essere a rischio per gli ignari acquirenti.
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