giovedì 25 Aprile 2024
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Portici. Il M5s: “Il Museo del Mare è un caos, si faccia chiarezza”

PORTICI. Sul sito del Comune il 1°Maggio del 2011 c’era l’annuncio, in pompa magna, che doveva essere inaugurata una struttura chiamata “Museo Del Mare”, sorta dal rudere dell’ex Mattatoio comunale, conosciuto come il “Macello”. Questa struttura, finanziata con fondi FAS è costata ben 5 milioni di Euro.

L’ex Amministrazione Comunale (Cuomo) aveva affidato all’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambiente della Campania) la gestione del complesso immobiliare. L’ARPAC doveva, tra l’altro, attrezzare parte del complesso a Museo interattivo del mare ed installare un’unità operativa dedicata alla tutela dell’ambiente marino. L’ARPAC ha invece disatteso tutti gli impegni e la struttura è stata vandalizzata il 26 febbraio del 2012.
Il M5S di Portici si era attivato ufficialmente il 10 settembre dello stesso anno per conoscere il futuro di questa struttura, viste le promesse mancate, e aveva fatto richiesta all’ufficio Pubbliche Relazioni per poter visionare la delibera n° 61 del 12/02/2013, descrivente l’avvio alle procedure per l’affidamento della struttura immobiliare e del parco urbano.
Mentre il Movimento 5 stelle continuava, per oltre due mesi, a chiedere informazioni sulla destinazione e sulle modalità di assegnazione del bene comune, nei vari uffici comunali si faceva finta di non sapere, mentre già dal 23 Aprile il dirigente Dr. Corrado Auricchio approvava l’avviso pubblico riguardante una “Manifestazione d’interesse” per la gestione dell’ immobile.
Da quel momento una serie di atti dirigenziali, quasi tutte a firma di Corrado Auricchio sono seguite per l’assegnazione assegnazione della struttura, gli stessi atti che oggi sono stati considerati illogici. Infatti “non si prevedeva la disposizione esclusiva del corpo centrale di fabbrica a Museo del Mare“. La decisione dell’amministrazione è stata però ribaltata a Marzo del 2013 da una sentenza del Tar che ha previsto una nuova contrattazione tra le due parti. A seguito del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, presentato dall’ “Hotel Vogue sas”, il progetto veniva rinegoziato, e la superficie destinata a Museo del Mare passava dai precedenti 58 mq a 318 mq.
Con una nuova determina, la n. 198 del 12/3/2014, il Museo Del Mare è stato riassegnato all’Hotel Vogue di Giugliano per 1.000 € al mese per vent’anni, con un’ opzione di altri nove.
Ad oggi la struttura risulta ancora abbandonata e poche settimane fa il Ministero ha inviato a Portici i suoi ispettori per verificare la situazione dello stabile ed il suo utilizzo, e potrebbe essere richiesta la restituzione del fondi FAS, con conseguente danno erariale.
Il Movimento 5 Stelle sta combattendo da tempo per la risoluzione di questa problematica che risulta essere incresciosa.

É stata fatta una massiccia campagna di denuncia e di sensibilizzazione, abbiamo organizzato flash mob in Consiglio comunale, contro un provvedimento amministrativo assurdo, poco trasparente, tendente a svendere un bene di tutti i porticesi, sviandolo dalla sua destinazione di straordinaria risorsa culturale della città.
Il Sindaco ci ha comunicato soltanto che i costi annuali di gestione per questa struttura si aggirano intorno agli 80.000 euro e che la soluzione dell’Hotel Vogue sembrava la migliore.

Veniamo a conoscenza dai media che lo stesso Segretario Generale del Comune di Portici, Angelo Cucco, afferma che tutte le determine di Auricchio, sono da ritenersi illegittime perché la procedura seguita non è corretta. L’assegnazione della struttura, infatti, arriva solo sulla base della manifestazione di interesse dell’ Hotel Vogue, senza la presenza di nessun bando di gara. In questo ping pong si attende ora la risposta della società, che potrebbe formulare nuovamente una controproposta o ricorrere per l’ennesima volta al Tar.
Oggi, quello che ci desta maggiore preoccupazione sono le affermazioni scottanti, che leggiamo sulla stampa, del titolare della società a cui sarebbe affidato la gestione del Museo del mare, in merito ad una presunta richiesta da parte di un consigliere comunale “del 25 per cento della struttura” per poter aprire e avviare l’attività prevista La Polizia Municipale ha disposto un’indagine interna per fare chiarezza. Tra l’altro sembra che i due documenti presentati dal marito della proprietaria dell’Hotel Vogue (Contratto di locazione e Verbale di consegna) non riportano timbro o protocollo dell’ente comunale. Nel frattempo il presidente del Consiglio Comunale, Farroni, ha annunciato che presenterà un esposto in Procura.

Noi possiamo solo dire che restiamo nuovamente basiti e sconcertati di fronte alla gestione di questo bene comune, che resta nel degrado più assoluto a causa della cattiva gestione della solita e vecchia politica. Ci auguriamo che il Museo del Mare di Portici cessi di essere un caso politico e giudiziario per essere restituito alla città nel suo splendore e nella sua destinazione d’uso.

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