venerdì 29 Marzo 2024
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Regionali. Giovanni Chianese: “Salvaguardare le eccellenze, i livelli assistenziali, le categorie disagiate”

NAPOLI. Elezioni Regionali. “Basta tagli lineari e indiscriminati: bisogna salvaguardare le eccellenze di ogni settore, i livelli assistenziali e le categorie disagiate”. Giovanni Chianese, napoletano, classe ’78, Commercialista specializzato in Risanamento Aziendale. Ispirato  a valori fortemente radicati nella tradizione del socialismo europeo e del riformismo democratico, a maggio 2015 si candida nella lista del Partito Democratico  a Consigliere della Regione Campania.

Cresciuto e vissuto da sempre a Mugnano, città della periferia nord di Napoli, inizia qui il suo impegno nel sociale, fondando negli anni associazioni culturali e musicali con lo scopo di promuovere e diffondere attività culturali di vario genere: dall’insegnamento dell’uso di strumenti musicali, alla creazione di eventi formativi sempre volti alla promozione dell’arte e della musica, sua passione sin da piccolo.

Dopo gli studi classici, si iscrive all’ Università Federico II e consegue con ottimi voti la laurea in Economia Aziendale. Completa, poi i suoi studi alla Sapienza di Roma in Diritto Commerciale Internazionale. Di lì a poco, la sua formazione, tenacia e dedizione al lavoro lo porta a diventare nel giro di cinque anni consigliere di Amministrazione di diverse società. L’esperienza maturata anche all’estero gli permetterà di acquisire una mentalità aperta e flessibile. Ma è solo nel 2011 che inizia il suo percorso politico proprio a Mugnano, ricoprendo il ruolo di Assessore al Bilancio fino al 2013. Ispirato  a valori fortemente radicati nella tradizione del socialismo europeo e del riformismo democratico, a maggio 2015 si candida nella lista del Partito Democratico  a Consigliere della Regione Campania.

Intervista

Dott. Chianese, innanzitutto ci parli un po’ di lei, del suo profilo professionale e culturale.

Ho 36 anni,  sono nato e vivo a Mugnano, nell’area nord di Napoli. Sono laureato in economia e commercio e svolgo da circa 10 anni l’attività di commercialista e di consulenza aziendale; nel frattempo, seguo sempre con attenzione l’evolversi dell’imprenditoria locale e meridionale, della nostra società e del mondo del lavoro, attraverso la gestione dell’azienda di famiglia, da diverse generazioni impegnata  nel settore della lavorazione dei prodotti ittici.

 

Come è arrivata la politica nel suo percorso?

E’ stato proprio questo punto di vista, per certi privilegiato, ma al tempo stesso particolarmente realistico e pragmatico, che ho deciso di impegnarmi politicamente nel e per il Partito Democratico in Campania, convinto del fatto che la nostra sia l’unica realtà politica in grado di riscattare le nostre terre, le nostre comunità, mortificate da cinque anni di malgoverno della destra di Caldoro e della sua giunta.

Non è più rimandabile, dunque, un profondo e significativo cambio di rotta, del quale sono sicuro il Partito Democratico sarà protagonista assoluto.

 

Quale ritiene siano le necessità più impellenti per il rilancio della Campania?

Abbiamo la necessità, a mio avviso, di rivedere la qualità della spesa pubblica in campo sanitario, abbandonando la logica seguita finora dal governo Caldoro, di procedere con tagli lineari ed indiscriminati, adottando, invece, la linea di una lotta agli sprechi ed ai costi improduttivi, così da salvaguardare le tante eccellenze ospedaliere del nostro territorio e i livelli assistenziali minimi adeguati, anche per le categorie più disagiate.

Dobbiamo inoltre intervenire sulla nostra rete di trasporto su gomma, affinché possa intersecarsi in modo efficace ed efficiente con le rotaie della linea metropolitana, della circumvesuviana e della circumflegrea, così da far fronte alle difficoltà economiche delle aziende regionali attraverso un migliore impiego delle risorse e del materiale rotabile disponibile.

 

Cosa pensa invece dell’annosa questione della spesa per i fondi europei?

Ritengo sia un punto imprescindibile per lo sviluppo della Campania. La nostra progettazione europea va completamente rivista per evitare il protrarsi degli sperperi dell’ultimo quinquennio e non rischiare di perdere risorse vitali per il nostro territorio, le nostre città, i nostri servizi.

 

Si tratta di una sfida decisamente impegnativa, non trova?

Certo, ma tutto questo lo dobbiamo ai nostri cittadini, affinché si ritorni a parlare, in Campania e nell’area metropolitana di Napoli, di lavoro, di opportunità, di sviluppo e di uno Stato e di una Regione accanto al cittadino e non “contro”. Ho da poco mosso i miei passi nel Partito Democratico e sento di condividerne a pieno i valori ed i principi che ne animano quotidianamente l’iniziativa politica, affermandone la vocazione popolare e l’ispirazione socialista e convintamente europeista. Mi auguro di poter dare, dunque, il mio contributo di idee, di progettualità e di consenso, con pieno spirito di servizio verso il Partito Democratico, e coerentemente con quegli ideali che, ne sono certo, ci condurranno alla vittoria.

 

 

 

 

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