SOMMA VESUVIANA. Ricade oggi il 65esimo anniversario della morte di Gino Auriemma, poeta vesuviano, sommese noto e ancora amato dai suoi concittadini.
Presto a lui sarà dedicata la scuola di via Ferrante d’Aragone nel quartiere Casamale, borgo dove il letterato visse sino al giorno della sua morte, lo stesso quartiere che già lo ricorda con una delle sue strade principali. Sembra completato, infatti, l’iter per la procedura messa in moto dalla dirigente scolastica Carla Mozzillo e dai componenti del Consiglio di Istituto.
Giro Auriemma nato a Somma Vesuviana laureato in giurisprudenza durante il ventennio fascista condusse una vita appartata e si dedicò all’insegnamento che non avrebbe più abbandonato fino alla sua immatura e prematura scomparsa. Nello studio e nella poesia trova lo sfogo della sua “ribellione” contro le continue avversità. Ha cantato la sua terra in numerose liriche, la frase di una di queste “Montagna ‘e ‘stu core, te voglio assaje bene”, è scolpita sul Monte Somma a imperitura memoria.
Premiato in diversi concorsi letterari di poesia, collaborava con varie riviste e le sue liriche figurano i numerose antologie. E’ stato strenuo assertore della necessità di dare il giusto valore al patrimonio storico, culturale, ed artistico di Somma Vesuviana.
Opere edite:
Accesa Terra, con prefazione di Francesco de Martino ed. Il delfino a cura del comune di Somma Vesuviana 1977.
Raccolta di versi di Gino Auriemma –Poesta Vesuviano- nel centenario della nascita, per iniziativa del “Lions Club Palma Vesuvio Est”, 1999 2000.
Le canzoni del Ciglio ( in vernacolo vesuviano)
Opere inedite:
Il ritorno di Venere (poesie d’amore)
Salpare a vespro (liriche)
Epistole a Sica (odi)
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