venerdì 29 Marzo 2024
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Roghi, la rabbia degli attivisti: “Non siamo in vendita e non lo saremo mai”

ACERRA. Terra dei fuochi, sabato la manifestazione per dire basta ai roghi, in prima linea come sempre la Rete Cittadinanza e Comunità e Stop Biocidio. Appuntamento per le 18 a Piazza Castello ad Acerra.

La situazione è ormai diventata insostenibile, i roghi tossici causati dall’incendio dei rifiuti abbandonati non accennano a diminuire, anzi iniziano ad interessare anche le zone che non rientrano nel patto della Terra dei fuochi. Negligenze e inerzie politiche, hanno fatto sì che questa estate fosse la peggiore rispetto a quelle passate. Per questo si scende in piazza a protestare, a manifestare, a far sentire la voce di un popolo che non ha più intenzione di essere martoriato dalla “munnezza”. L’appuntamento è previsto per sabato 7 settembre ad Acerra, alle 18.00 a Piazza Castello. In prima linea come sempre gli attivisti di Rete Cittadinanza e Comunità con Stop Biocidio, che questi mesi li hanno trascorsi sui roghi a documentare gli ennesimi danni ambientali, ci spiegano: “Noi non dimentichiamo i nomi e le facce di chi ci ha riso in faccia, di chi ha guadagnato dalle emergenze rifiuti, di chi ha finto di voler risolvere tutto, di chi ha negato addirittura che il problema esistesse e di chi viene dalle fila della camorra”. Continuano: “Reputiamo assolutamente raccapricciante che oggi, mentre si profila una nuova e prevedibilissima crisi dovuta esclusivamente alla manutenzione programmata (non straordinaria) dell’inceneritore di Acerra e mentre la Terra dei Fuochi continua a essere un inferno, i partiti che hanno causato la devastazione ambientale in cui ci troviamo a vivere tentino di rifarsi il trucco nelle piazze, approfittando della disperazione della gente. Gli abitanti della Terra dei Fuochi si dissociano con disgusto da queste manovre di marketing politico e non prenderanno parte a nessuna manifestazione o incontro il cui scopo sia procacciare voti in vista delle prossime elezioni regionali. Non siamo mai stati in vendita e non lo saremo mai. Se ne facciano una ragione i vari tesserati di partito e si prendano, piuttosto, le loro pesantissime responsabilità”.

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