venerdì 29 Marzo 2024
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Sanità. Adele salvata dai medici di Nola. Ora si cerca una sistemazione

NOLA. Sanità Campana: la signora Adele di Somma Vesuviana salvata dai medici di Nola. Ora si cerca una sistemazione adatta.
Adele, una signora di 62 anni di Somma Vesuviana, è giunta lunedì pomeriggio intorno alle ore 16,00 al nosocomio Santa Maria della Pietà di Nola in stato di coma dovuto ad una crisi per blocco respiratorio.

La donna con problemi di obesità (pesa 300 kg) è giunta in fin di vita all’ospedale, ma grazie all’intervento dei sanitari del 118 è stata prontamente rianimata e salvata, sebbene la struttura ospedaliera nolana non fosse attrezzata a dovere per le operazioni di pronto soccorso su persone affette da grave obesità.
Attualmente la paziente si trova ricoverata in una sala del reparto di primo intervento.
Da martedì mattina si cerca una sistemazione adatta per la povera signora Adele, che allo stato attuale si trova adagiata su una barella di fortuna, che gli operatori sanitari hanno dovuto rafforzare, grazie anche all’intervento dei vigili del fuoco di Nola, per consentire di supportare l’ingente peso.
La signora Adele, affetta da una elevata obesità, non è autonoma nelle quotidiane attività e riceve una assistenza domiciliare di sole 6 ore a settimana, neanche 1 ora al giorno.
“Questa situazione è una vergogna delle amministrazioni locali, della regione e della sanità Campana. Più volte abbiamo denunciato questa critica condizione alle autorità competenti, in primis ai servizi sociali del comune di Somma Vesuviana e dell’Asl ma mai nessuno ha preso i dovuti provvedimenti per trovare una soluzione a questo problema che sussiste ormai da dieci anni” – queste le parole di denunzia di Gennaro Cirillo, figlio della signora Adele. E’ assurdo e impensabile che dopo 3 giorni ancora non si riesce a trovare una soluzione idonea per il ricovero di mia madre – prosegue Gennaro. Abbiamo contattato tutte le strutture ospedaliere della regione Campania, ma nessuna è stata disposta ad accogliere mia madre a causa dell’esaurimento dei posti disponibili.
Mia madre ha bisogno di cure adeguate e io da solo non posso garantire ciò. Ho 30 anni e non posso andare a lavorare per accudire mia madre. I politici, anche di rilievo nazionale, interessati della questione se ne sono fregati. Questo il grido di allarme e di rabbia del giovane Gennaro.
Ho più volte richiesto – dice Gennaro – strumenti indispensabili per mia madre come un letto adeguato, un girello ma i miei appelli sono sempre rimasti inascoltati. L’asl ci ha fornito solo le scarpe ortopediche e niente altro. Voglio portare all’attenzione dei media questa  situazione di mala sanità. Importanti politici nazionali e onorevoli del parlamento non hanno mosso un dito. Strutture come il Caldarelli, il Cto, Emirage di Capodimonte, l’ospedale di Castelvolturno, tutti specializzati per obesità non avevano posti disponiili per accogliere mia madre, conclude Gennaro, nonostante l’Emergenza Gravissima. Voglio elegiare il lavoro dell equipe dell’ ospedale di Nola per il pronto intervento perché con mezzi non adatti e insufficienti hanno salvato la vita di mia madre e la stanno mettendo a suo agio. Hanno ordinato un letto appositamente per lei che dovrebbe arrivare domani mattina.

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Saverio Falco
Saverio Falco
Giovane studente, intraprendente, ricco di fantasia, creativo e gioioso. E' veramente un piacere avere tra noi autori, scrittori, giornalisti, filosofi, ma soprattutto ragazzi come quello odierno: un'anima che ama la cultura in tutte le sue sfaccettature, che trasmette un pensiero legato all'amore puro, dai sentimenti profondi. Nel 2012 fa il suo battesimo con la carta stampata, rivelando all'attenzione di noialtri lo spirito polivalente dell'esistenza. (A cura del poeta GIANNI IANUALE)

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