giovedì 28 Marzo 2024
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Sant’Anastasia. 17enne col cancro picchiata a scuola, l’Italia si indigna

SANT’ANASTASIA. Studentessa 17enne malata di cancro vittima di bullismo all’Istituto Pacioli. Cresce l’indignazione da tutta Italia.

Un brutto episodio di bullismo accaduto nella cittadina anastasiana, ha sollevato l’indignazione di tutta Italia, raccontato ieri dal Mattino e poi ribattuto da tutti i media nazionali parliamo di una vicenda assurda e incresciosa che ha visto vittima una studentessa 17enne dell’ Istituto Superiore Luca Pacioli, affetta da melanoma e sottoposta a cure oncologiche. Diversi episodi prima dell’epilogo finale, ingiurie verbali del tipo: “Devi morire”, che detto ad un adolescente che combatte il cancro quotidianamente, è davvero di una violenza inaudita. Gli episodi, che nel tempo, si sono ripetuti più volte sono degenerati giovedì 27 settembre quando la giovane vittima è stata picchiata dalla sua coetanea in maniera così violenta da finire al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. La vittima a seguito delle violenze fisiche ha riportato graffi ed ecchimosi per il corpo e la frattura di un dito della mano sinistra. Naturalmente la giovane presentava anche un conseguente stato di agitazione psicomotoria, causato dalla bruttissima violenza subita. L’episodio è stato condannato dall’intera nazione, soprattutto ci si pone la domanda su cosa gli adulti stiano sbagliando, perché nonostante le campagne di sensibilizzazione che da anni si mettono in essere, non si riesce a contrastare questo fenomeno sempre più diffuso, che purtroppo non risparmia neanche una giovane vita, già quotidianamente impegnata a lottare contro una terribile malattia. Le parole del papà sono cariche di preoccupazione per la situazione psicologica della 17enne e con gran rammarico al giornale partenopeo dichiara: “Nostra figlia è stata presa di mira da una compagna che la insulta, la minaccia e la colpisce anche fisicamente. Abbiamo deciso di raccontare in qualche modo cosa sta accadendo perché temiamo per la sua salute psicologica”. Naturalmente è stata sporta denuncia alla Polizia che poi è stata trasmessa all’ufficio scolastico regionale.

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