SOMMA VESUVIANA. L’immagine della Madonna di Santa Maria a Castello realizzata in smalto su pietra lavica e posta nello spartitraffico che da via San Giovanni de Matha porta a via Castello è abusiva?
A volerla è stato il parroco don Franco Gallo coi fedeli del santuario e offerta da Alfonso De Falco (supermercati Gennarì), come si leggeva ieri dalla lapide, oggi coperta dalla plastica. Per le misure però ci sembra che il monumento non sia da considerarsi conforme alle norme del codice della strada, induce distrazioni e crea pericoli per gli automobilisti. Viene anche da chiedersi se siano state rilasciate tutte le autorizzazioni e i permessi e se l’ente abbia previsto per questo tipo di sponsorizzazioni un regolamento “ad hoc”. Niente da dire sulla fede, e il rispetto per la miracolosa Mamma Schiavona, ma le cose spesso a Somma vengono fatte senza rispettare la legge, ci chiediamo se questo è uno di quei casi.
AGGIORNAMENTO
IN mattinata i carabinieri della stazione di Somma Vesuviana sono stati nell’area dello spartitraffico, situato in uno degli incroci più pericolosi della Circumvallazione, che già senza distrazioni dovute a lapidi, è luogo di numerosi incidente stradali. Nel corso del sopralluogo effettuato dai militari della locale Stazione sono state riscontrate alcune anomalie, non si escludono nelle prossime ore provvedimenti dovuti proprio alla verifica.
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