NOLA. Nel trentennale della scomparsa di Annibale Ruccello, sarà lo spettacolo del drammaturgo stabiese, ANNA CAPPELLI, con la interpretazione e la regia di Annamaria Troisi, a inaugurare, sabato 5 novembre alle 20:30, la rassegna teatrale VISIONI l’affermazione di una tremenda e del resto ineluttabile necessità stagione 2016|17 dell’associazione culturale la festa dei folli (www.lafestadeifollinola.wordpress.com).
Una nuova stagione, un nuovo progetto, una nuova sfida, una nuova scommessa.
Stagione teatrale dedicata alle donne. Cinque spettacoli con differenti tematiche che danno la possibilità di pensare, riflettere, emozionare, sensibilizzare, occuparsi e pre-occuparsi di una emergenza sociale: la violenza sulle donne.
Riconoscendo il momento storico di “crisi”, la festa dei folli mette a disposizione 60 biglietti gratuiti per 60 giovani under 25 sugli appuntamenti della rassegna teatrale VISIONI.
Sabato 5 novembre, Annamaria Troisi, dopo il Festival di Todi, allestirà la sua messinscena di Anna Cappelli proprio per lo spazio della festa dei folli.
Anna Cappelli è una donna che prova, attraverso rinunce e compromessi, a essere felice. Dopo aver lasciato la famiglia per lavorare in una città, che invece conserva tutte le dinamiche di un piccolo paese fatto di superstizioni e pregiudizi, si lega sempre più al Ragionier Tonino del quale si innamora follemente. La fragilità emotiva, l’incapacità di gestire il confronto con gli altri, i cambiamenti e una realtà che si dimostra essere totalmente diversa dalle aspettative, spingono Anna a compiere il suo necessario quanto disperato atto d’amore.
Sabato 17 dicembre è la volta di Nevrotika, scritto e diretto da Fabiana Fazio con Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi e Giulia Musciacco. Liberamente ispirato agli scritti dello psicologo e filosofo P. Watzlawick (Istruzioni per rendersi infelici) e a quelli dello psichiatra, psicologo e antropologo cileno, C. Naranjo (Caratttere e Nevrosi), lo spettacolo è frutto di una riflessione su quelle che sono le conseguenze che una società “sempre più malata” come la nostra può avere sui singoli individui.
Ad aprire il nuovo anno, sabato 21 gennaio sarà La femme acéphale da Jacques Prévert con la drammaturgia e regia di Libero de Martino e l’interpretazione di Cinzia Annunziata. Prendendo spunto dalla poesia di Prévert, si racconta la storia di una donna, giostraia o forse burattinaia sicuramente “disturbata” che con il suo armamentario di pentole, catini, mestoli e mastelli, gira tra le feste di piazza, le fiere, i mercati e i caravanserragli cercando disperatamente di appropriarsi di quegli spazi fisici e mentali posti ai margini della vita “normale”.
Sabato 11 febbraio Laura Nardi in Il mestiere più antico del mondo di Gabriella Pacini con la regia di Armandio Pinheiro. Da un racconto a uno spettacolo teatrale a un progetto itinerante: affrontare l’argomento del parto. E da quanti punti di vista. La storia del parto è storia di donne, di madri, di levatrici, di abusi di potere, di paura, di sconoscenza. Ancora oggi ci dice l’autrice Gabriella Pacini, ostetrica.
Un altro testo di Annibale Ruccello, Mamma. Piccole tragedie minimali, chiude la rassegna sabato 11 marzo.
Con l’adattamento di Angela Garofalo e Monica Palomby, l’interpretazione di Roberta Frascati, Angela Garofalo, Monica Palomby e Caterina Di Matteo e la regia collettiva di Matremo Teatro.
Mettere in scena Mamma di Annibale Ruccello nasce da una forte e precisa esigenza di Matremo Teatro: affrontare il femminile nella sua totalità fino ad arrivare alla sua forma più alta, la maternità con i sentimenti che questa comporta: frustrazioni, dolori e purissime forme d’amore.
Continua la quotidiana attività di r-esistenza culturale dell’associazione la festa dei folli con la strutturazione dell’impegno di ogni giorno di offrire e presentare un programma ricco e variegato per formarsi, confrontarsi, conoscere ma anche vivere piacevoli e stimolanti esperienze conviviali. Stay foolish!

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