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A Napoli celebrati i 25 anni del premio Napoli Cultural Classi 2025 dedicato alle donne

Nella meravigliosa cornice del Maschio Angioino si sono celebrati i 25 anni del premio Napoli Cultural Classi 2025 completamente dedicato alle donne.
La serata è iniziato con un omaggio alle donne tratto dal film “Sabato, domenica e lunedì”, recitato dall’attrice Daniela Giordano.
L’attore Gabrile Lazzaro e la giornalista ERTILIA Giordano sono stati i padroni di casa nel consegna delle statuine alate.
La prima categoria ad essere premiata è stata la TELEVISIONE con “MISS FALLACI”, viene premiata la regia Diego Loreggian che riceve il premio dalle mani della giornalista Didi Leoni, Per aver dato vita, con visione e determinazione, a Miss Fallaci, serie che ripercorre gli anni giovanili di Oriana Fallaci con rigore storico e respiro internazionale. Con la sua casa di produzione RedString ha portato sullo schermo intuizioni originali, trasformandole in racconti di forte impatto narrativo, capaci di dialogare con il pubblico italiano e internazionale. Il suo percorso testimonia come la produzione possa diventare strumento di memoria, cultura e racconto universale.
Per il CINEMA viene premiato il regista Mimmo Verdesca per il film “PER IL MIo BENE” ,Per una regia di raro equilibrio, capace di trasformare un dramma familiare in cinema maturo e universale. In Per il mio bene guida con sensibilità tre straordinarie interpreti — Barbora Bobulova, Marie-Christine Barrault e Stefania Sandrelli — orchestrando un racconto su maternità, identità e adozione che rifugge il melodramma per privilegiare pudore, forza dei silenzi e precisione di sguardo. Una messa in scena nitida, attenta ai volti e al non detto, che conduce lo spettatore in un viaggio emotivo intenso e necessario
Per le serie sulle piattaforme digitale viene premiata “AVETRANA – Qui non è Hollywood” ed il premio è stato assegnato all’attore Giancarlo Commare, Per aver dato, come attore, prova di sensibilità e rigore interpretativo nella serie Avetrana – Qui non è Hollywood, dove ha portato sullo schermo il ruolo complesso di Ivano Russo. In una narrazione che affronta una delle vicende più dolorose della cronaca italiana, ha restituito umanità e autenticità al suo personaggio, raccontando con misura e intensità un dramma collettivo ancora vivo nella memoria del pubblico
Il PREMIO SPECIALE Cultural Classic è andato all’attrice Eleonora Brown premiata dall’onorevole Martina Semenzato, durante intervista sono passsate le immagini del film “La ciociara” dove lei interpretava la figlia di Sophia Loren. Per aver impresso, giovanissima, il suo volto e il suo sguardo in una delle pagine più alte e dolorose del cinema italiano, accanto all’interpretazione da Oscar di Sophia Loren in La Ciociara. Con la sua intensità Eleonora Brown ha dato voce alla tragedia dello stupro di guerra, la più grande ferita che una madre e una figlia possano condividere. Quegli occhi, su cui la macchina da presa di Vittorio De Sica scelse di fermarsi, sono divenuti simbolo universale di un dolore che il cinema ha saputo trasformare in coscienza collettiva.
Tra gli ospiti musicali più attesi lo straordinario e telentuosissimo Matteo Faustini, vincitore dello scorso anno per l asezione musica, che ha incantato il pubblico.
L’architetto Noemi Verdoliva e premia er l’originalità del pensiero, l’ampiezza dello sguardo e il contributo cruciale offerto alla comprensione delle dinamiche visive nella cultura contemporanea. Muovendosi tra avanguardie e neoavanguardie, Trione ha esplorato con acutezza i legami tra poetiche artistiche, strutture dell’immaginario e fenomenologia delle forme, contribuendo a ridefinire i confini tra teoria e storia delle arti. La sua prospettiva non si limita a registrare il dialogo tra discipline, ma ne propone un ripensamento radicale: un’idea di sapere aperto, mobile, “mutante”, capace di attraversare confini e di collocarsi in zone franche ancora inesplorate il professore VINCENZO TRIONE
Per L’architetto Alfieri ha dimostrato nella ricerca, nella didattica e nella valorizzazione del Disegno dell’Architettura come strumento critico e interpretativo della realtà costruita e ha saputo coniugare il rigore scientifico e la sensibilità progettuale, contribuendo in modo significativo allo sviluppo degli studi grafici applicati all’architettura, con particolare attenzione ai temi della rappresentazione, del rilievo e della restituzione del patrimonio storico-artistico.
Per la sezione arte internazionale è stato premiato lo scultore cinese Ni Jianhai, per la sua straordinaria capacità di trasformare la materia in meditazione, per il suo profondo impegno artistico nel sondare le tensioni tra distruzione e rinascita del sé, attraverso un linguaggio scultoreo potente e insieme intimamente riflessivo. Le sue opere, spesso sospese tra fragilità e forza, raccontano un viaggio personale e universale: quello di un io che si frantuma per potersi rigenerare. In un’epoca di rapidi cambiamenti e continue metamorfosi, per aver restituito all’arte la sua funzione catartica

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