giovedì 18 Aprile 2024
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Al Suor Orsola la settimana della sociologia analizza le emergenze sociali nell’era della guerra e della pandemia

“Curare la società”. È decisamente emblematico del momento di crisi globale multifattoriale il tema scelto dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la sesta edizione de “La Settimana della Sociologia”, organizzata dalla Conferenza Italiana dei Dipartimenti di Area Sociologica delle Università italiane (programma completo su www.settimanadellasociologia.it).

Filo conduttore delle riflessioni di quest’anno è l’analisi dell’impatto complessivo che i mutamenti di questi ultimi anni, pandemia da Covid 19, guerra e le risposte del PNRR, hanno prodotto e stanno producendo nel nostro Paese determinando da un lato nuovi disagi e nuove disparità, dall’altro la necessità di ripensare i profili professionali di chi opera nel sociale.

Le difficoltà, prima legate alla pandemia, poi all’aggravarsi del cambiamento climatico e all’impatto del conflitto russo ucraino – evidenzia Davide Borrelli, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Suor Orsola Benincasahanno travolto nell’ultimo triennio le infrastrutture materiali e simboliche del sistema Paese: dalla sanità alle politiche sociali, al mercato e all’organizzazione del lavoro, alla ricerca e alla formazione, alle politiche ambientali e di coesione territoriale, alle infrastrutture tecnologiche e alla comunicazione. Ecco che allora, come sottolinea Borrelli che al Suor Orsola fa parte, insieme con Stefania Ferraro, Sergio Marotta, Domenico Napolitano, Antonello Petrillo, Ciro Pizzo ed il Rettore Lucio d’Alessandro, del comitato scientifico che promuove la settimana della sociologia, “la pandemia ha precipitato il mondo in una fase critica che occorre far fruttare per maturare una nuova sensibilità e consapevolezza planetaria e,se vogliamo davvero prenderci cura della società, dobbiamo cominciare a pensarla come parte di un sistema più vasto e interconnesso ma, proprio per questo, anche più fragile e vulnerabile”.

A Napoli, all’Università Suor Orsola Benincasa, tra gli interventi più significativi della Settimana della Sociologia c’è stato quello di uno dei più illustri sociologi contemporanei, il francese Christian Laval, professore dell’ UniversitéParis Nanterre, dedicato al tema “Educazione democratica: che cos’è e come si realizza. La lectio magistralis di Laval (già on line on demand, come tutti gli incontri, della settimana della sociologia su www.facebook.com/unisob/videos) ha affrontato il tema del suo ultimo libro (scritto insieme con Francis Vergne) “Educazione democratica. La rivoluzione dell’istruzione che verrà” (Novalogos 2022) che analizza due fra i settori su cui maggiormente si sono concentrate negli ultimi anni riforme di sistema di stampo neoliberale: scuola e università. “È giunto il momento – ha spiegato Laval – di affermare il principio per cui l’educazione è un bene comune e non una merce. Un’altra educazione è possibile, meno preoccupata dell’economia della conoscenza e della competitività dei sistemi formativi e più vicina alle reali esigenze di una società democratica e attenta alla cura delle persone e alla tutela dell’ambiente”.

Tra gli appuntamenti più significativi della Settimana della Sociologia al Suor Orsola ci sarà quello di venerdì 18 novembre alle ore 14dedicato al tema “Accessibilità, inclusione, controcultura: le sfide del modello sociale della disabilità”, che come tutti gli incontri sarà anche in diretta streaming (link e programma completo su www.unisob.na.it/eventi).

“Mentre studiosi ed aziende si interrogano da anni sul modo per progettare un mondo più accessibile – sottolinea Domenico Napolitano, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Suor Orsola Benincasa – grossi limiti permangono sul fronte della possibilità da parte sia delle persone che delle organizzazioni di dotarsi di nuovi strumenti e dispositivi spesso molto costosi o difficilmente integrabili con le esistenti strutture. Per fronteggiare questi paradossi di un’accessibilità inaccessibile e di un’inclusione non per tutti, gli attivisti disabili stanno negli ultimi anni adottando saperi e pratiche antagonisti, presi in prestito dalle controculture e dalle culture minoritarie, indirizzati all’appropriazione e alla riformulazione degli strumenti e dei linguaggi in direzione di una ricostruzione dal basso di un mondo pensato per le loro esigenze”.

Info e Programma degli incontri promossi dal Suor Orsola: www.unisob.na.it/eventi

Info e Programma integrale della Settimana della Sociologia:www.settimanadellasociologia.it

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