sabato 15 Novembre 2025
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Anpi: “Sant’Anastasia ha sfilato per la Pace”

Sabato 11 ottobre si è svolta una bella e commossa manifestazione a favore della Palestina organizzata dalla sezione A.N.P.I. “Caduti della Flobert” con il supporto e la partecipazione dei partiti, di molte associazioni anastasiane e di alcuni sindacati. La piazza IV novembre a Sant’Anastasia si è riempita di cittadini, studenti, bambini, curiosi, scettici e attivisti appassionati. Tre gli interventi che erano in programma: Souzan Fatayer, docente de L’Orientale di Napoli in rappresentanza della comunità palestinese ha commosso con i racconti terribili e raccapriccianti della sua gente. Marcella Raiola, docente del Liceo Flacco di Portici e cofondatrice del Coordinamento vesuviano per la Palestina ha mosso le coscienze con le sue parole necessarie e schiette. Miriam Corongiu, contadina solidale fondatrice de L’orto conviviale ha appassionato con la sua esperienza e il richiamo al viscerale rapporto con le radici e la propria terra. Sono, poi, intervenuti gli studenti del Pacioli insieme agli studenti dell’UDS con il loro giovane e impetuoso punto di vista sulla situazione a Gaza. La mattinata è proseguita con un corteo colorato, rumoroso e incalzante per gridare la vicinanza alla terra della Palestina, “casa nostra”. Con noi ha sfilato per le strade cittadine anche Nasser, giovane palestinese ormai noto ai social per la sua costante presenza nei cortei di protesta di Napoli e provincia. Anche Sant’Anastasia ha dimostrato, in una meravigliosa giornata d’autunno, di esserci e di stare dalla parte giusta. Un’altra Sant’Anastasia è possibile, la gente non è più lontana dalla politica. E la politica è questa: partecipazione, condivisione, al di là delle convinzioni di partito: significa schierarsi e protestare quando da un altro posto del mondo ci arrivano immagini e notizie di oppressione, sopraffazione, distruzione, quando i diritti vengono calpestati e le persone vengono considerate oggetto di conquista e sterminio. Manifestazioni come questa devono continuare a essere promosse, il momento è delicato, non bisogna credere che i recenti progressi siano definitivi. A chi crede che ormai non ha più senso, rispondiamo che ora è il momento di tenere fede ai propri ideali, non si può allentare la presa: è evidente che la pressione mediatica ha contribuito a isolare Israele e compiere un passo avanti. E i giovani possono essere il motore di questa Resistenza.

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