mercoledì 11 Dicembre 2024
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Assessori e Assessorastri: a Torre Annunziata gli sgambetti nel cambio di passo

Ancora scossoni alla neogiunta di Cuccurullo: dopo Antonio Coppola di Castellammare di Stabia, su cui aleggerebbe una passata condanna per molestie, dubbi anche sul dopo Scafa. Al suo posto, un habitué dei ribaltoni della vicina Torre del Greco, Alfonso Ascione.

Ancora non salpa la nave del neosindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, che già ci sono i primi abbandoni. A lasciare la barca è l’assessore al commercio Gianfranco Scafa che sembra sia impossibilitato a gestire la cosa pubblica a causa di affari personali incompatibili con gli impegni di Palazzo Criscuolo.

A Torre Annunziata quindi Corrado Cuccurullo si trova a navigare tra consensi e critiche. La sua popolarità è alta, grazie anche al confronto con la precedente amministrazione di Vincenzo Ascione sulla quale, scagionata dall’accusa di infiltrazioni camorristica, resta il peso di aver nominato assessori che non hanno saputo controllare i dirigenti poi arrestati per corruzione. Anche Cuccurullo deve fare i conti con una squadra di assessori che non sempre rispecchia le sue intenzioni programmatiche, rischiando di trasformare il tanto desiderato cambio di passo in un potenziale passo indietro.

Il Sindaco in più occasioni ha minacciato dimissioni se i suoi propositi elettorali non verranno realizzati, un rischio che potrebbe riportare i commissari straordinari a Torre Annunziata, la cui gestione passata è stata tutt’altro che benefica, come dimostra la controversa autorizzazione dell’installazione di un’antenna 5G a Rovigliano.

Cuccurullo ha cercato in tutti i modi di evitare legami con il passato amministrativo, e ha chiesto ai propri consiglieri di maggioranza di non indicare come assessori politici navigati, riuscendo solo parzialmente ad ottenere quanto richiesto: a conti fatti, solo il Partito Democratico ha ritirato la proposta dell’ex sindaco Luigi Monaco; il primo cittadino non ha avuto lo stesso successo con altre forze politiche, dovendo nominare, non senza imbarazzo, assessori con un passato meno edificante. Parafrasando la famosa signora di Torre Annunziata: “Il Sindaco ha fatto a chi assessore e a chi assessorastro”

È il caso del gruppo consiliare dei Popolari della Pace di Mario Casillo che hanno proposto e ottenuto come Assessore ai Servizi Sociali un politico di lungo corso, Antonio Coppola, medico stabiese. Nonostante la sua esperienza, la sua nomina è vista come frutto di un accordo politico. Coppola ha ritirato la propria candidatura da Sindaco di Castellammare di Stabia, per poi sostenere Luigi Vicinanza.

Su Coppola pesa il passato reato per molestie che però non ha suscitato la stessa indignazione generale a Torre Annunziata quando sul banco degli imputati è andato, per accuse simili, Carmine Alfano, quest’ultimo attaccato dalle associazioni che si occupano di diritti civili e che lo hanno spinto fino alle dimissioni da candidato sindaco per il centrodestra. Dimissioni che anche Coppola ha presentato ma quando era assessore al Comune di Pompei, nel momento in cui si venne a sapere della sua condanna.

Dimissioni che invece sono arrivate dall’assessore al commercio Gianfranco Scafa, uno dei pochi con reali competenze, dovute ad un’incompatibilità scoperta dopo tre mesi dalla sua nomina. Il presidente del consiglio comunale Davide Alfieri, anche lui molto vicino al consigliere regionale di Boscoreale, ha indicato al suo posto un altro politico navigato, Alfonso Ascione, di Torre del Greco, passato con disinvoltura più volte dal centrosinistra al centrodestra e sceso in campo alle passate elezioni comunali della città corallina in opposizione all’attuale sindaco di centrosinistra Luigi Mennella.

Torre Annunziata sembra essere lo scacchiere sul quale si giocano le partite e i ribaltoni politici dei paesi limitrofi; quest’ultimi al momento sono i soli beneficiari del cambio di passo oplontino mentre quello di Corrado Cuccurullo è diventato uno slalom per evitare gli sgambetti della sua maggioranza che sembra voler fare di tutto per farlo cadere.

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