mercoledì 9 Ottobre 2024
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Associazione Antiracket e Antiusura di Pomigliano: la testimonianza di una vittima di usura e le attività del “Gruppo Formazione”

Pomigliano d’Arco. Sostenere le attività antiracket e antiusura è importante per il nostro giornale, per questo in occasione dei 13 anni dell’ associazione di Pomigliano per la Legalità “Domenico Noviello”, presieduta da Salvatore Cantone abbiamo deciso di preparare uno “speciale”. Dopo gli interventi del Presidente onorario della FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) Tano Grasso e del Presidente nazionale della FAI Luigi Ferrucci

Pomigliano, l’associazione Antiracket e Usura compie 13 anni, Grasso e Ferrucci: “Un esempio”

è il turno di Maria De Falco, professoressa del “Gruppo Formazione” e della testimonianza diretta di un imprenditore caduto nel vortice dell’usura.

Professoressa De Falco, di cosa si occupa nello specifico il Gruppo Formazione?

Il Gruppo Formazione che è formato da docenti in pensione ed ex Presidi ha come obiettivo di formare e sensibilizzare i giovani attraverso progetti e incontri con le forze dell’ordine e altre associazioni che si interessano di attività sociali sul territorio. Normalmente il nostro lavoro parte dall’inizio dell’anno scolastico: incontriamo docenti e ragazzi nella sede dell’antiracket. Ovviamente il tema generale riguarda la legalità e ogni anno privilegiamo un settore specifico della legalità stessa. Spesso viene fuori direttamente dalle esigenze dei ragazzi ad esempio valorizzazione periferie, tutela e manutenzione del verde oltre alle attività che riguardano prettamente del racket sul territorio. Lo scorso anno ci stavamo occupando di temi ambientali fissando incontri con esperti sia del termovalorizzatore sia con esperti di sistemi di energia innovativa poi purtroppo la pandemia ha un po’ rallentato le nostre attività. Quello che ci ha colpito positivamente è la creatività e l’interesse spiccato per le problematiche sociali che ogni volta dimostrano i ragazzi

Tra le tantissime attività che avete svolto, qual è quella cui lei è più legata?

Sicuramente quelle svolte con le scuole materne. Bambini di soli 3-4 anni hanno dimostrato una curiosità con alcune domande che veramente lasciano senza parole, spesso non ci aspettiamo da bambini cosi piccoli riflessioni così profonde. Un altro momento molto bello è quello del concorso che facciamo per i ragazzi delle superiori. Un concorso su una tematica che viene scelta dal Gruppo formazione insieme ai referenti ed è il risultato di tutte le attività che abbiamo svolto durante l’anno. I ragazzi non sanno quale sarà ma sicuramente è una di quelle che hanno trattato durante l’anno. Partecipano a questo concorso con una serietà tipica dei concorsi a livello lavorativo perché si rendono conto che è qualcosa di importante e tutto ciò ci gratifica davvero tantissimo. Ad esempio lo scorso anno i ragazzi del liceo Cantone avevano realizzato un progetto per valorizzare il territorio del Parco delle Acque: è stato davvero innovativo e hanno partecipato a un concorso a livello nazionale. Se noi riusciamo a dargli degli input avremo sicuramente dei risultati positivi. Non dobbiamo deludere le loro aspettative quindi incontri e rapporti con le istituzioni risultano fondamentali, perché ovviamente voglio un riscontro concreto di ciò che studiano”.

La testimonianza diretta di una vittima di usura

Grazie all’intercessione del presidente dell’associazione Salvatore Cantone è stato possibile, per la La Provinciaonline, intervistare anche una vittima di usura.

Marco (nome di fantasia) ci può raccontare la sua storia?

Il mio calvario ha  inizio nel 2015/2016, chiesi un prestito al alcuni “personaggi” del mio territorio e da lì è iniziato il mio incubo fino a quando non ho conosciuto l’associazione FAI

Quando ha deciso di denunciare?

Quando sono rimasto senza soldi, senza attività e con tanti problemi con le banche. Un vero inferno in terra.”

Quanto è stato importante entrare in contatto con l’associazione?

È stato importantissimo perché mi hanno aiutato ad uscire dal vortice dell’usura. Un vortice interminabile: più lavoravo, più guadagnavo e più pagavo. I miei sacrifici e i miei guadagni andavano completamente persi.”

Quando ha denunciato ha avuto paura?

Inizialmente si perché non sapevo dell’esistenza di alcuni “supporti” che mi avrebbero aiutato. Con accanto l’associazione, ho avuto più coraggio ad affrontare ciò che mi stava capitando perché non ti senti più solo. L’associazione ti segue giorno per giorno e poi in particolare Salvatore Cantone mi è stato vicino h24. Quando ho fatto la denuncia ho parlato prima con lui e proprio lui mi ha trasmesso il coraggio di compiere questo passo. Non mi ha abbandonato neanche un solo istante

Si sente di fare un appello a chi come lei ha vissuto o vive il dramma dell’usura?

Certo che sì! Tutti coloro che si trovano a vivere quest’incubo devono avere il coraggio e la forza di denunciare come ho fatto io e tante altre persone che si sono rivolte all’associazione. Non diamogliela vinta! Uniti e con coraggio, vinciamo noi!”

I contatti dell’ Antiracket e Antiusura Pomigliano per la Legalità Domenico Noviello:

  • Cell: 3471908393
  • Email: antiracketpomigliano@gmail.com

 

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