martedì 23 Aprile 2024
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Augusteo, Gianfranco Gallo porta in scena l’omosessualità vintage nello commedia musicale “Un vizietto napoletano”

A distanza di 21 anni dalla stesura, l’attore, interprete protagonista, autore e regista Gianfranco Gallo, porta in scena la commedia musicale “Un vizietto napoletano”, piece teatrale liberamente ispirata a “La cage aux folles”, il testo di Jean Poiret dal quale fu tratto nel 1978 il famoso film “Il vizietto” con Ugo Tognazzi per la regia di Eduardo Molinaro.

“Lo spettacolo fu scritto nel 2000, l’anno del Giubileo, quando molti autori, pur di rientrare tra i beneficiari dei finanziamenti pubblici per l’Anno Santo, si inventarono con le proprie compagnie teatrali spettacoli religiosi, tipo agiografie e vite dei santi. A me, invece, venne l’idea di fare l’opposto, adattando a modo nella città di Napoli la commedia francese di Poiret. Lo spettacolo racconta la storia di un locale immaginario del porto di Napoli, il Banana blu, frequentato da omosessuali un po’ vintage, tutti lustrini e pailettes, ma dietro quell’apparente allegria si nasconde la voglia di farsi accettare dagli altri così come si è”, ci rivela il protagonista Gianfranco Gallo, intervistato dai nostri microfoni prima della rappresentazione scenica.

La commedia è ambientata in un periodo, quello degli anni Settanta, in cui c’erano enormi pregiudizi verso il movimento LGBT, pregiudizi che, per certi versi, purtroppo persistono ancora oggi. Nella commedia musicale l’omessualità non viene affatto messa alla berlina, bensì vengono resi ridicoli i personaggi che non accettano “la diversità”.

Dal teatro al cinema

Gallo sottolinea come ha voluto evidenziare l’aspetto umano dei personaggi omosessuali, protagonisti anche di una pellicola cinematografica diretta dallo stesso regista: parliamo del film drammatico “Dodici repliche” che uscirà nei prossimi mesi. La storia, ambientata nel 2016, ai tempi dell’approvazione della Legge Cirinnà, s’incentra sulla figura di Andrea Michelini alias Gianfranco Gallo, apprezzato artista che sta per debuttare in teatro per le ultime “dodici repliche” di uno spettacolo di successo dal titolo Banana Blu, una versione napoletana de La Cage aux folles, scritto dallo stesso Michelini, giunto alla sua quinta stagione, Accanto ad Andrea, che tutti chiamano alla francese “Gigi”, denominato per l’occasione “Butterfly”.

In scena c’è il suo compagno di vita Rolando Spinelli (Gianni Parisi). “Dodici Repliche”, spiega ancora Gallo, “non vuol essere la versione cinematografica di uno spettacolo teatrale, ma è un’opera audiovisiva che intende rappresentare un momento storico-sociale molto significativo, quale il passaggio da un’omosessualità vintage, durante la quale per farsi accettare si era costretti ad interpretare uno stereotipo che potesse essere gradito al costume di quel tempo, fino alla conquista dei diritti del movimento LGBT.

La sinossi dello spettacolo

Siamo nell’anno del Giubileo, la Politica gestisce fondi per ristrutturazioni di strade e palazzi da inserire per i “percorsi “ da offrire ai pellegrini. “Butterfly” è un artista omosessuale che col suo compagno Antoine è proprietario del locale “Banana Blu” , storica casa del teatro en travesti napoletano nella zona del porto. Purtroppo l’impresa non va più bene, tutto è invecchiato come la stessa “Butterfly” e i quattro travestiti del corpo di ballo, soprattutto il locale è in cattive condizioni e andrebbe messo a posto. Aristide è uno strano personaggio che frequenta il locale di nascosto, una specie di gay “non dichiarato” che per misteriose questioni personali deve mantenere in pubblico la fama di etero. Il motivo in realtà è che suo fratello è un politico di destra, acerrimo nemico di tutto ciò che rappresenta il “diverso” e che lui ha bisogno dei suoi soldi. Aristide si è anche scelto una ragazza da sposare per copertura. Improvvisamente al Banana Blu si presenta una giovane dai modi spicci che cerca suo padre, mai conosciuto. Ora la madre, in carcere le ha finalmente detto nome e cognome del suo genitore, lo stesso nome e cognome di Butterfly, Andrea Michelini…

Una critica a chi non accetta la diversità

Gallo offre al pubblico una particolare sfaccettatura del mondo dei travestiti, fatta non solo di parrucche e lustrini, ma di una “diversità” che risulta tanto più normale della comune “normalità”. La caratterizzazione del personaggio di Antoine Spinelli, interpretato da un eccezionale Gianni Parisi, si veste di particolarità grazie ad un modo di parlare naif e divertente, che fa emergere un’interpretazione pulita del personaggio così da evitare qualsiasi riferimento a Ugo Tognazzi.

La commedia musicale sarà in scena al teatro Augusteo di Napoli fino a domenica 30 gennaio 2020. Assieme a Gallo completano il cast artistico: Gianluca Di Gennaro, Gianni Parisi, Salvatore Misticone, Stefania Aluzzi, Lisa Imperatore, Raffaele Parisi, Gianluigi Esposito, Nando Romano e Giosiano Felago. Le musiche di scena sono state composte dal maestro Vincenzo Sorrentino, mentre i costumi sono stati realizzati da Anna Giordano e le scene da Flaviano Barbarisi.

“Un vizietto napoletano” è l’esempio di come si possa trattare dei trans e del mondo che li vede protagonisti senza volgarità e con il massimo rispetto, rendendo il tutto con humour e leggera comicità.

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Saverio Falco
Saverio Falco
Giovane studente, intraprendente, ricco di fantasia, creativo e gioioso. E' veramente un piacere avere tra noi autori, scrittori, giornalisti, filosofi, ma soprattutto ragazzi come quello odierno: un'anima che ama la cultura in tutte le sue sfaccettature, che trasmette un pensiero legato all'amore puro, dai sentimenti profondi. Nel 2012 fa il suo battesimo con la carta stampata, rivelando all'attenzione di noialtri lo spirito polivalente dell'esistenza. (A cura del poeta GIANNI IANUALE)

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