venerdì 19 Aprile 2024
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Azienda cerca receptionist: “Inviare foto in costume”

Si offre lavoro a una receptionist donna, di massimo 30 anni, capace di parlare inglese, e – insieme al curriculum – si chiede una foto in costume da bagno.

È’ l’ annuncio di un’azienda di Napoli che si occupa di vigilanza privata e accoglienza in strutture e che sta creando polemiche su internet.

L’ annuncio è relativo ad un lavoro in un ufficio nel Centro direzionale di Napoli e l’offerta di lavoro è stata pubblicata anche su diversi siti Web specializzati. In alcuni è stata poi corretta, omettendo la richiesta di foto in costume. Ma le polemiche montano on-line per la richiesta: “si richiederà l’invio di una foto a figura intera in costume da bagno o similare”. Inutili i tentativi di entrare in contatto con l’azienda attraverso i numeri telefonici indicati

Donna che parli inglese, abbia massimo 30 anni e mandi una foto a figura intera in costume da bagno per 500 euro al mese per 24 ore a settimana. Questa alcune delle richieste di una ditta napoletana che si occupa di vigilanza e organizzazione eventi e receptionist che cerca una lavoratrice, donna, per un luogo nel Centro Direzionale della città.

Resta molto colpita Chiara Marciani, assessore al Lavoro del Comune di Napoli: “Vogliono una foto in costume da bagno? Ma che annuncio assurdo – risponde all’Ansa dopo averne sentito la lettura – è un annuncio non adatto, sono scandalosi ma lo sono sotto tanti punti di vista, a partire dalla ricerca di una donna con meno di 30 anni e dello stipendio che è assurdamente poco adatto all’impegno e all’attività che si richiede”.

Marciani commenta il forte lavoro che nelle istituzioni bisogna fare sul tema: “Resta il problema del sessismo, sono tante le norme che aiutano le donne nella ricerca di occupazione, lavoriamo sulle dimissioni in bianco, sulla donna incinta costretta al licenziamento. Ci sono annunci assurdi e anche tanti temi seri su cui lavorare, soprattutto in una città come Napoli che ha occupazione molto bassa delle donne. Questi annunci non aiutano. Lavoriamo sempre su parità femminile e parità salariale”.

Per fare chiarezza, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha chiesto al direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, di inviare a Napoli gli ispettori per fare accertamenti sull’azienda menzionata

 

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