mercoledì 24 Aprile 2024
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Bonavolontà (Aicast): “Insussistenti le accuse al sindaco sulle scuole”

Marigliano. Dichiarazioni forti in Parlamento contro l’amministrazione comunale di Marigliano per aver optato – dopo le indicazioni dell’ASL – la chiusura di tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio. A farle alla Camera dei Deputati, l’on. Marco Bella.
Lo stesso onorevole – dopo aver espresso solidarietà per la protesta delle mamme – ha accusato il primo cittadino Peppe Jossa di non aver tenuto conto della norma governativa per il rientro in presenza degli studenti.
Sulla vicenda riportiamo la dichiarazione del presidente dell’associazione AICAST Marigliano, Giuseppe Bonavolontà.

“Non è compito di un’associazione di categoria addetta al commercio prendere le difese del sindaco Jossa”, spiega. “anzi tocca dire che nonostante l’incontro – avvenuto qualche settimana fa – con le istituzioni addette al ramo e non si sono ancora riscontrati i risultati auspicati per il commercio.

Ciononostante, da rappresentante della comunità commerciale che è parte integrante non solo della vita economica cittadina ma anche sociale e culturale, ritengo francamente che l’intervento dell’onorevole Marco Bella sia stato insussistente e privo di qualunque fondamento analitico.
Pur essendo la massima autorità civile cittadina, un sindaco non può non tenere conto di un’indicazione proveniente dall’ente sanitario locale. Il persistere della delicata situazione pandemica impone ancora un eccesso di accortezza al fine di garantire il diritto alla salute di tutti”.
E poi il.massimo esponente dell’associazione di categoria conclude: “Per questo motivo voglio far sentire la mia vicinanza al sindaco alla luce delle infamie disdicevoli che ieri sono state argomentare in Parlamento e che non fanno altro che creare disinformazione, in un clima cittadino già accesso dalla chiusura scolastica.
Tocca constatare che se pur il rientro in presenza non è l’unica motivazione di aumento dei contagi, in una piccola comunità è un fattore determinante.
L’indotto scolastico prevede necessariamente una maggiore mobilitazione – soprattutto per la scuola dell’infanzia e la primaria – che è causa di veicolazione del virus. Bisogna continuare amministrativamente a fare il massimo per far tornarne i ragazzi a scuola e per far ripartire il commercio locale ma non bisogna ancora considerare risolto il problema del virus”.

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