venerdì 19 Aprile 2024
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Brusciano. Terapie private per i bimbi speciali, sindaco: “Accuse ingiuste”

Brusciano.Un post che ha fatto molto discutere quello di un cittadino bruscianese padre di un bambino autistico. Il papà, nella sua denuncia sui social, ha scritto delle cose molto importanti tra le quali che per mancanza di fondi i bambini speciali da ieri non possono più fare terapia se non privata. Ecco le accuse che l’uomo rivolge al sindaco Giacomo Romano:
“Da quando siamo passati con le terapie convenzionate Comune/Ambito Territoriale/Asl ci avete ridotto le ore di terapie, ci avete abbandonato nel periodo covid e non ci avete fatto recuperare le ore, non fate un tavolo tecnico serio per proseguire le terapie in convenzione che durano solo tre anni (PTRI!!!) e infatti oggi siamo di nuovo nell’ambito privato.
Sindaco ma i nostri genitori cosa ti avevano detto?
Dovevate pagare si o no?
E perché non lo avete fatto?
Grazie a voi da lunedì non possiamo fare più terapie, nemmeno quelle private, perché NON AVETE PAGATO LE FATTURE AL CENTRO:
16MILA EURO!!!
(€ 16646,00 per la precisione).
Ci avete lasciato senza assistenza!!!
I figli dell’autismo ti ricordano che l’ecobonus era per la facciata degli edifici e non per l’azione di governo.
Dove sono i soldi che erano stati stanziati per noi?
Perché spendete i soldi in attività ricreative inutili e simboli luccicanti mentre qui serve assistenza subito?
Ah ho capito…chiacchiere e fotografie!!!
E allora sai che ti diciamo sindaco? Che se le terapie ci devono migliorare e dobbiamo diventare persone normali come voi, noi non le vogliamo più.
Preferiamo stare nel nostro mondo incantato, fatte di bolle di sapone e sogni arcobaleno”.
La risposta del primo cittadino non è tardata ad arrivare e oltre all’amarezza ha spiegato la sua posizione in merito alla spinosa vicenda:
“Per me è importante chiarire perché ho sofferto molto per il post comparso nella sera di venerdì sulla pagina di un nostro concittadino e poi condiviso da molti altri anche da ex consiglieri comunali evidentemente “incauti” sostenitori della tesi del cittadino denunciante.
Faccio una doverosa premessa, ho sofferto per quello che è stato scritto non tanto per me e per le accuse rivolte a me, ma piuttosto per il fango che è stato ingiustamente lanciato sul Comune di Brusciano.
Lo scrivo a chiare lettere ed in modo risoluto:
il Comune di Brusciano e l’attuale Amministrazione da me guidata NON HA ALCUNA RESPONSABILITÀ IN QUESTA VICENDA!
Devo altresì premettere che chi scrive è particolarmente vicino a tutti i “genitori Aut” i genitori che vivono la condizione dell’autismo insieme ai loro figli.
Ecco i figli!
I figli del cittadino che ha denunciato una inesistente responsabilità del Comune di Brusciano, sono stati destinatari del servizio denominato PTRI (piano terapeutico riabilitativo individuale) sostenuto da Budget di salute.
I PTRI hanno una temporalità massima di due anni, durante tale periodo l’UVI ( L’Unità di valutazione integrata ASL – servizi sociali) provvede alla verifica e valutazione del livello assistenziale con periodicità semestrale e può, in base al livello di intensità della patologia prorogarlo per un ulteriore anno.
Cosa avvenuta per i bambini in questione, ai quali è stato riconosciuto anche il recupero dei giorni persi dovuti alla pandemia.
Al termine dei tre anni non risulta possibile più prorogare detto servizio (come da linee guida della regione Campania DGR 483 DEL 21/09/2012).
È possibile però indirizzare l’utente ad altro intervento cosa avvenuta per i bambini del denunciante ai quali era stato consigliato un centro diurno ,per garantire una continuità assistenziale da scegliere fra quelli accreditati all’Asl di appartenenza.
A questa proposta i genitori non accoglievano tale suggerimento volendo far rimanere i propri figli presso la stessa struttura purtroppo non accreditata per il servizio previsto per legge. Alla luce di quanto esposto non si comprende la denuncia fatta dagli interessati avendo i soggetti, presi in carico dall’ambito N 22 usufruito di tutto quanto previsto dalle normative vigenti.
Inoltre e lo dico con assoluta certezza non temendo alcuna smentita, il Comune di Brusciano non è debitore nei confronti ne della Cooperativa che ha erogato il servizio ne nei confronti dell’Ambito rispetto al quale questa amministrazione comunale ha provveduto a ripianare tutti i debiti accumulati negli anni.
Abbiamo trasferito all’Ambito ed al Comune capofila Somma Vesuviana tutte la somma necessaria perché questi potessero adempiere a tutte le obbligazioni relative ai nostri utenti, a tutti e non in particolare solo ad alcuni!
Resto comunque a disposizione di chi ha espresso tutta la sua sofferenza in modo improprio, incolpando il Comune di Brusciano ed il suo Sindaco quantomeno di mancanza di sensibilità oltre che di scarso interesse verso la condizione dell’autismo.
Non è giusto!
Certo si deve fare tantissimo di più … ma le accuse sono state gravi ed hanno procurato in me e chi mi circonda una grave sofferenza.
Come uomo e come padre ho il dovere di continuare ad essere a disposizione di tutti, finanche di chi mi ha chiesto di vergognarmi non conoscendo ne fatti ne normativa.
Al “Papà aut” dico, ti aspetto in Comune come ho già fatto per condurre insieme una battaglia di onestà e dignità.
A chi ha condiviso il post di denuncia pensando di farci un motivo di rilancio contro la mia amministrazione dico solo: state alla frutta e non meritate di rappresentare la città.”

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