POMPEI. Cala il sipario sulla seconda edizione dei “Ludi Pompeiani”, il festival ideato dai direttori artistici Alessandro e Francesco Domenico D’Auria, e organizzato dalle associazioni “Pompei 2033” e “Magicamentemusical” con il contributo del Comune.
Una kermesse che ha portato migliaia di persone in strada e nelle piazze della cittadina degli scavi, sabato 19 e domenica 20 settembre. A dir poco fitto il programma con 58 artisti, 25 spettacoli e 7 workshop che hanno coinvolto tutte le fasce d’età. Spazio anche ai laboratori per bambini, con il cantiere archeologico, i mosaici e le lavorazioni in argilla. Una grande festa nei numeri e nella sperimentazione di nuove forme di marketing territoriale, volta alla creazione di una ulteriore forma di attrazione per i due milioni e mezzo di turisti che ogni anno visitano gli Scavi.
Per due giorni, dunque, Pompei si è messa in vetrina, in collaborazione con chef, barman e pasticcieri dalle cui mani hanno preso vita e forma alcune rare prelibatezze enogastronomiche e dolciarie che presto saranno lanciate sul mercato. Il maestro pasticciere Salvatore Gabbiano ha realizzato, ad esempio, un mosaico del celebre affresco “Cave Canem” con 2.100 tessere di cioccolato bianco e fondente. “Mi sono ispirato a una tradizione di famiglia, visto che mio padre è stato mosaicista” ha spiegato. Lo stilista Nino Lettieri ha presentato la sua collezione d’alta moda plasmandola sui rilievi geometrici di un mosaico romano. In anteprima assoluta, inoltre, è stata presentata una linea di t-shirt, creata dallo stesso Lettieri, che sarà lanciata in edizione limitata per l’edizione 2016 dei Ludi.
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