I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro patrimoniale disposto dal Tribunale di Avellino – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura della Repubblica di Napoli, Sostituto Procuratore dottoressa Liana Esposito, nei confronti di Francesco Mari, 72enne nolano ritenuto vicino al clan Cava di Quindici (AV) e della moglie convivente, Bruna De Luca, 71enne.
Le indagini patrimoniali, coordinate dalla D.D.A. di Napoli e condotte dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno portato a concludere che il Mari avesse la disponibilità (o avesse intestato fittiziamente a familiari) di beni immobili (tra cui una società immobiliare, allo stato non operativa), conti correnti bancari e polizze assicurative frutto del reimpiego dei profitti illeciti guadagnati da attività criminose commesse come uomo vicino al clan Cava.
Il decreto di sequestro patrimoniale è stato eseguito a A Nola (NA), Casamarciano (NA), Carife (AV), Centola (SA), Roma, Ancona, Torino, Milano, Siena e Trieste.
I beni mobili, immobili e denaro oggetto del provvedimento, il cui valore complessivo ammonta a circa 6.200.000 euro, sono stati affidati all’amministratore giudiziario
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