Il Segretario Provinciale di Napoli Stefano Loffredo: “Dopo un anno, nessun cantiere avviato. Vigilare per evitare tagli ai servizi”
A quasi un anno dalle scosse sismiche del 20 maggio 2024 che hanno riacceso i timori sul bradisismo nei Campi Flegrei, Stefano Loffredo, Segretario Provinciale di Napoli di Sinistra Italiana, torna a criticare l’azione del governo. In una nota diffusa oggi, Loffredo definisce «insufficienti» le misure finora adottate, ribadendo che la proposta del Ministro per la Protezione Civile Musumeci di dichiarare lo stato di emergenza nazionale «dimostra che avevamo ragione».
«Siamo a quasi un anno di distanza e ancora non risulta un solo cantiere aperto e finanziato con i famigerati 50 milioni del decreto Campi Flegrei», attacca Loffredo, sottolineando il ritardo nell’attuazione degli interventi di messa in sicurezza. La possibile emergenza nazionale, secondo il esponente di Sinistra Italiana, potrebbe però accelerare le procedure: «Aiuterà a mettere in campo misure di protezione sociale per famiglie e imprese, garantendo una convivenza reale con il bradisismo».
Non manca però un monito: «La politica e le istituzioni devono essere vigili affinché lo stato d’emergenza non diventi un alibi per ridurre servizi sanitari, trasporti, diritto allo studio o danneggiare il patrimonio archeologico e il tessuto socioeconomico». Un appello a «unità e controllo» per evitare che la crisi si trasformi in un pretesto per ulteriori disservizi.
L’allarme di Loffredo riflette le tensioni in un’area dove rischio vulcanico e fragilità urbanistiche s’intrecciano da anni. Ora, la palla passa alle istituzioni: tra risorse inadempiute e nuove emergenze, i Campi Flegrei restano una questione aperta tra protezione civile e garanzia dei diritti.

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