venerdì 29 Marzo 2024
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Campionato di Serie A, Jorginho: Dopo Bilbao ci voleva una riscossa

Campionato di Serie A, Jorginho: Dopo Bilbao ci voleva una riscossa…noi vogliamo vincere ogni partita.

 Riscattato dalla società partenopea nell’ultima finestra di calciomercato, il brasiliano Jorginho si confessa ai microfoni dell’emittente radiofonica Kiss Kiss Napoli:

“Dopo Bilbao ci voleva una scossa, dovevamo voltare subito pagina come abbiamo fatto col Genoa al Marassi, che è tra i campi più difficili, una vera bolgia; quando giocano in casa si esaltano, ma col cuore siamo riusciti a portare via i tre punti. Noi vogliamo vincere ogni partita, il gol è arrivato meritatamente, la squadra non ha mai mollato e ci ha provato fino all’ultimo”.

A quale competizione tenete maggiormente tra Campionato, Europa League, Supercoppa e Coppa Italia? “Noi pensiamo alla prossima partita, tutte sono importanti, ora pensiamo al Chievo”.

E’ un vantaggio non essere in Champions per il campionato rispetto a Roma e Juve? “Non direi, era un nostro obiettivo, un sogno che non siamo riusciti a raggiungere quest’anno. Sarebbe stato bello giocarla, ma purtroppo non è stata così e ci concentreremo su altri obiettivi”.

Esperienza a Napoli? “Questi mesi a Napoli sono stati meravigliosi, mi trovo molto bene. Il gol alla Roma sotto gli occhi di Maradona è stato un sogno, quello che sto vivendo è un percorso iniziato da bambino”.

Siete da scudetto? “Noi dobbiamo pensare al presente, alla prossima partita. Troppi pensieri non ti permettono di giocare come sai. La squadra è la stessa che ha fatto il record di gol, di punti, e che ha vinto la Coppa Italia, noi ci siamo e proveremo a vincere”.

Come si trova nel centrocampo a due? “Io cerco di adattarmi a quello che mi chiede Benitez, lui è l’allenatore, non è un problema per me, ma chiaramente decide l’allenatore come giocare”.

Punta alla Nazionale? “E’ un sogno che uno si porta dietro da bambino”.

Il Napoli s’è rinforzato dal mercato? “Certo, esce rafforzato. Se è arrivato qualcuno è per migliorarci, per darci una mano a fare meglio”.

Non sei ancora al top? “Può essere, ma ho percorso quasi 12 km da quello che ho saputo dallo staff, non è poco”.

Leader del Napoli? “Dobbiamo esserlo tutti per migliorarci, ci vuole molta comunicazione, così si cresce. Certo è che alcuni sono più leader rispetto a altri, ma si tratta di una cosa innata”.

Cosa ti piace di Napoli? “Tante cose, il cibo è tanta roba, mozzarella, pizza, pesce. A casa ho una vista bellissima, anche alla mia famiglia piace molto e la gente ti fa sentire a casa”.

Esultanza a Catania con Henrique? “Era per un nostro amico che balla in quel modo ed abbiamo esultato così per prenderlo in giro”.

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