giovedì 25 Aprile 2024
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Casalnuovo. Centro sportivo intitolato all’ex sindaco e arbitro Pasquale Caputo

Casalnuovo. All’ex sindaco e arbitro Pasquale Caputo è stato intitolato ieri mattina il centro sportivo di Licignano a Casalnuovo. A lui è stata dedicata la struttura che comprende il Palazzetto dello Sport e l’adiacente Pista di Pattinaggio.

Illustre cittadino di Casalnuovo, classe 27, Pasquale Caputo ne fu sindaco intorno alla metà degli anni ’70. Ma fu nello sport che si distinse a livelli locale e nazionale. Pasquale Caputo muove i suoi primi passi nel calcio da giovanissimo. Militò nella squadra calcistica cittadina come mezz’ala ambidestra e anche se non riuscì a sfondare nel mondo del calcio non ha mai abbandonato il campo in erba. Presto infatti svestì la maglia del calciatore per indossare quella dell’arbitro. In questo ambito infatti riuscì ad ottenere importanti risultati a livello nazionale.
Il centro sportivo di Licignano va dunque alla memoria di un grande umile atleta, professionista e uomo della Città di Casalnuovo.
“Con l’intitolazione di domani ci riappropriamo di un pezzo di storia della nostra città, coniugando così l’esigenza di toponimare uno dei centri sportivi più importanti di Casalnuovo e quella di tramandare alle nuove e giovani generazioni il passato di un illustre cittadino”.
Alla cerimonia sono stati presenti gli eredi di Caputo scomparso nel 2005.
“L’amore per lo sport fu una costante nella vita del professor Caputo che anche da sindaco si prodigò per accrescere la dotazione infrastrutturale per i casalnuovesi. In questo ravviso un segno di continuità con l’amministrazione di cui faccio parte e che mi ha visto impegnato per la crescita dello sport in città in tutte le declinazioni” sottolinea l’assessore allo Sport, Salvatore Errichiello. Brillante la sua carriera. Pasquale Caputo nacque il 14 novembre 1921 ad Afragola ma visse tutta la sua vita, sin dalla prima infanzia, nella città di Casalnuovo di Napoli, dove la sua famiglia si trasferì. Grande appassionato di sport e di calcio in particolare, militò nella squadra della sua città di origine, giocando come mezz’ala ambidestra, senza riuscire ad emergere tuttavia da un ambito strettamente locale.
Nel dopoguerra, però, scoprì la sua vera vocazione. Una vocazione sempre legata al calcio ma in una veste del tutto diversa. Dismise, infatti, la divisa del calciatore per indossare quella di arbitro. Diventò in breve tempo – dopo una vicenda nella Lega Giovanile, nella Seconda Divisione, nella Prima Divisione – uno degli arbitri più apprezzati a livello nazionale, giungendo nel 1948 alla Commissione Arbitri Nazionale. Gli toccò nel 1952 di arbitrare anche l’amichevole Napoli-Germania, giocata a Napoli allo Stadio “Collana” (allora stadio ufficiale del Napoli Calcio ); era il tempo in cui veri talenti e grandi calciatori come Jeppson e Pesaola infiammavano la tifoseria partenopea.

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