sabato 20 Aprile 2024
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Casalnuovo, in tribunale contro le suore e su Facebook a favore

Il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia “pare” schierarsi a favore delle suore ma il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania condanna l’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesu’ al pagamento delle spese di lite “in favore” del Comune “resistente”

Casalnuovo di Napoli – Paradossale quello che succede a Casalnuovo, il sindaco si dichiara a favore delle suore dell’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesù ma contemporaneamente si viene a sapere che ad essere in tribunale proprio “contro” le suore è anche la stessa amministrazione comunale.

Nel 2016 l’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesu’ aveva presentato una SCIA per sanare opere realizzate in difformità dal titolo edilizio nel complesso immobiliare situato in Casalnuovo di Napoli ma l’amministrazione comunale (era già sindaco Massimo Pelliccia), nel Marzo del 2017, respinge la SCIA. Le suore hanno chiesto l’annullamento del provvedimento comunale n.11870 del 2017 con cui si impediva di procedere in sanatoria ma, ad oggi, nulla di fatto.

L’amministrazione comunale ha comunicato l’avvio del procedimento sanzionatorio – il sindaco era già Massimo Pelliccia – contestando una serie di interventi abusivi

Nella sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) si legge che “il comune di Casalnuovo di Napoli si è costituito in giudizio per resistere al gravame, concludendo, con articolate argomentazioni per la reiezione del ricorso in quanto infondato

Tutt’altro si legge invece sui social, il sindaco pare aver sposato in pieno la causa delle suore dell’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesu’ dichiarando “La scuola non correrà nessun rischio fino a che sarò io sindaco di questa città

Tralasciando il significato di questa affermazione che a tratti potrebbe apparire quantomeno indelicata, la situazione appare molto complessa e lascia spazio a svariate interpretazioni. Si potrebbe ipotizzare una mancanza di comunicazione tra il primo cittadino, l’avvocato Massimo Pelliccia, e l’ufficio legale del comune di Casalnuovo di Napoli. Qualcuno potrebbe pensare che il sindaco Pelliccia non condivide quanto portato in tribunale dai legali che “rappresentano” il comune di Casalnuovo nelle aule di giustizia. Altri, forse più maliziosi, potrebbero pensare che il sindaco, che non deve essere necessariamente un tecnico, potrebbe non aver avuto una idea chiara della situazione e dello stato in cui versava l’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Quest’ultima ipotesi, certamente, non va considerata, ma allora cosa è successo?

La difformità tra quanto dichiarato dal primo cittadino e quanto è avvenuto nelle aule di tribunale a cosa è dovuta?

Certo che le Suore del Sacro Cuore sono una “istituzione” a Casalnuovo, è chiara a tutti la funzione nobile ed importante delle suore in città. Poi chiaramente se sono stati commessi abusi, la quantificazione di detti abusi ed eventuali sanatorie saranno discusse nelle sedi opportune, ma se si  pone al centro del dibattito pubblico una questione è giusto, e normale, che ognuno dica la propria.

Premesso che in un ente ognuno ha il suo ruolo, si deve dire che il cittadino identifica il sindaco con l’amministrazione comunale e, di conseguenza, gli atti di detta amministrazione come volontà del sindaco in carica.

Per ora nella sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale si legge che il ricorso presentato dall’Istituto Apostole del Sacro Cuore di Gesù non merita accoglimento e che “a seguito degli accertamenti eseguiti dall’amministrazione è emersa la sussistenza di vari abusi edilizi”, questi accertamenti sono stati eseguiti quando l’Avvocato Massimo Pelliccia era già sindaco di questa città.

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