venerdì 29 Marzo 2024
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Castellammare, eletto figlio del boss. Ruotolo: “Insulto alle istituzioni”

Castellammare. Ha destato molto scalpore la nomina a presidente del Consiglio comunale di Emanuele D’Apice, figlio del pregiudicato di camorra, deceduto Luigi D’Apice conosciuto con il soprannome di ‘O ministro. Il neo presidente durante la proclamazione ha anche ringraziato il padre-boss: “Permettetemi infine di rivolgere un ringraziamento speciale alla mia famiglia. Ed in particolare a mio padre, che non c’è più. Lui mi ha insegnato tutto, è il mio faro, mi ha trasmesso la passione per la politica e i valori dell’educazione e del rispetto per gli altri. Lui mi ha reso l’uomo che sono oggi“.

Dura la reazione del senatore del Gruppo Misto, Sandro Ruotolo:

“È inaccettabile quello che è accaduto ieri pomeriggio nell’aula del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, la maggioranza guidata dal sindaco Gaetano Cimmino elegge presidente del consiglio Emanuele D’Apice, figlio del pregiudicato di camorra, deceduto Luigi D’Apice conosciuto con il soprannome di ‘O ministro. Il neo presidente prende la parola e tra gli applausi e la commozione dice ‘…infine permettetemi di ringraziare la mia famiglia in particolar modo mio padre, il mio faro che mi ha insegnato tutto : i valori, l’educazione, il rispetto oggi devo a lui l’uomo che sono’, concetto ribadito anche sui social. Ciò che è accaduto rappresenta un vero insulto alle istituzioni, alle persone perbene. Il ministro dell’Interno, il Prefetto di Napoli non devono attendere un minuto in più per la nomina della commissione d’accesso al comune di Castellammare di Stabia come più volte abbiamo richiesto in interrogazioni e question time. Già a fine marzo un’ordinanza di 16 arresti emerse in alcune intercettazioni che il clan D’Alessadro avrebbe sostenuto Forza Italia alle ultime amministrative. Occorre fare chiarezza e indagare attraverso la Commissione d’accesso se la camorra condiziona e orienta le scelte politiche dell’amministrazione”.

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