venerdì 19 Aprile 2024
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Chiarimenti nel PD, “Al Congresso una mozione unica, non unitaria”

Sant’ Anastasia. Da Andrea Bongiovanni, Luigi D’Avino, Antonio Donnarumma, Rosaria Esposito, Ciro Gifuni, Marina Mollo, Antonio Pone del Pd di Sant’Anastasia riceviamo una nota che di seguito pubblichiamo.

Sono trascorsi 40 giorni dal congresso del PD di Sant’Anastasia e alcune cose crediamo che vadano chiarite.
Prima di tutto vogliamo sottolineare che il nostro ultimo congresso ha visto la presentazione di un’unica candidatura a segretario, ma non di una candidatura unitaria e i numeri sono lì a testimoniarlo: su 81 iscritti hanno partecipato al voto 40, con 30 voti per la mozione presentata e 10 schede nulle. Il 50% degli iscritti, dunque, non ha proprio partecipato al congresso e nell’altra metà alcuni hanno deciso di esprimere comunque un dissenso.
Sono numeri che devono far riflettere tutti, ma soprattutto chi oggi ha l’onore di rappresentare l’intera comunità democratica e dovrebbe sentire non solo il dovere ma proprio l’esigenza di riconnettersi con la base dei militanti. In attesa che si possa avere qualche momento di confronto e di chiarezza interna al circolo, iniziamo a spiegare la nostra posizione.
Come sempre abbiamo fatto, abbiamo partecipato al congresso, sia alla discussione che al voto, ma non abbiamo ritenuto che ci fossero le condizioni per poter presentare una nostra mozione e candidatura alla segreteria. Semplicemente non l’abbiamo ritenuto perché dalle nostre tanto invocate dimissioni di due anni fa non c’è mai stata occasione tra tutti per poter parlare davvero di politica, delle motivazioni politiche (e non strettamente personali) delle scelte fatte negli ultimi passaggi elettorali. Ottimisticamente, a questo punto dovremmo dire ingenuamente, pensavamo che il congresso potesse essere quest’occasione; ma così non è stato! Quegli stessi iscritti da cui gran parte dei militanti pretendeva un chiarimento, almeno una parola che rompesse questo lunghissimo silenzio, hanno ben pensato di presentare la propria candidatura nel direttivo e contemporaneamente di riuscire nell’ardua impresa di non farci mai sentire la propria voce: né un chiarimento sul passato né, ancora peggio, una qualsiasi idea sul futuro del partito che hanno scelto di rappresentare e dirigere.
Chiariamoci: in una comunità politica avere posizioni diverse, anche fortemente diverse, è un valore irrinunciabile; rifiutare però costantemente il confronto e mancare di trasparenza nelle proprie scelte non può essere consentito. Per questo dinanzi a questi comportamenti, e all’inasprimento del clima che ne è derivato, abbiamo dovuto prendere atto che mancavano le condizioni perché la nostra passione, energia, idea di partito e di paese potesse trovare il giusto spazio!

Dobbiamo poi costatare anche che nei 40 giorni che ci separano dal congresso nessuna notizia di attività politica ci è arrivata dalla nuova dirigenza. Nessuno degli iscritti sa se il direttivo si è mai riunito e, nel caso, cosa ha deciso; se è stata nominata una segreteria (vicesegretario, responsabile organizzazione ecc.); se sono previste iniziative sul territorio; in che modo si vorrà far sentire più fortemente la voce del PD in opposizione all’amministrazione comunale; quando verrà convocata un’assemblea per nominare un Presidente che, come prevede lo statuto, sia garante di tutti gli iscritti. Il tema della costruzione di una nuova classe dirigente, poi, sembra essere completamente sparito dai radar, con tutte le conseguenze che questo porta con sé.
Nel frattempo, già diverse occasioni sono andate sprecate: il 25 aprile, tappa irrinunciabile della nostra Storia, è trascorso senza alcuna parola pubblica del PD anastasiano. Lo stesso è accaduto, passando ai temi locali, per l’anniversario della tragedia della Flobert l’11 aprile o per la pessima gestione amministrativa del pellegrinaggio del lunedì in albis che pure ha suscitato un grande dibattito tra residenti, commercianti e altre forze politiche. E potremmo continuare con il PUC, il progetto di Villa Tortora Brayda ecc.
Dinanzi a tutti questi temi il nuovo PD anastasiano è rimasto totalmente in silenzio! Vorremmo quindi almeno capire se si tratta di una precisa scelta politica o di un difetto di comunicazione con la base del partito e con il resto del paese.
Come abbiamo già annunciato durante il congresso, noi abbiamo tutta l’intenzione di continuare a dare il nostro contributo per il futuro della comunità democratica ma vorremmo conoscere le basi della linea politica che la segreteria vorrà dettare: contribuire al buio è impossibile.
Il nostro Paese ha bisogno come non mai di un’altra politica, di una politica di lungo respiro e veramente connessa con i bisogni delle persone: noi, come sempre, proveremo a fare la nostra parte.

Andrea Bongiovanni, Luigi D’Avino, Antonio Donnarumma, Rosaria Esposito, Ciro Gifuni, Marina Mollo, Antonio Pone.

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