Somma Vesuviana. Su quanto accaduto a Sant’Anastasia abbiamo ricevuto una lettera dal testimone di giustizia Gennaro Ciliberto che di seguito pubblichiamo.
Da anni segnalo e denuncio la situazione pericolosa su Somma Vesuviana dove la camorra che esiste ed è presente si avvale di ragazzi giovani già figli di pregiudicati per gestire le piazze di spaccio e compiere atti di minacce e attentati.
Sono figli della camorra vivono in famiglie dove la camorra è di casa e i loro genitori o sono stati uccisi o sono stati condannati per reati di camorra.
Questi delinquenti anche se giovani sono armati e sparano, iniziano con le rapine per poi compiere agguati e omicidi.
Una delle basi di questi gruppi criminali è nel parco Fiordaliso dove famiglie note, con cognomi riportati in sentente di tribunale e sulle cronache dei giornali comandano con la presenza dei clan Mazzarella.
Una situazione pericolosa per il territorio Vesuviano che potrebbe sfociare in una guerra di camorra appena ci saranno le scarcerazioni dei cammorristi “paesani”.
Adesso più di prima bisogna bonificare quelle zone dove l’illegalità la fa da padrona e dove tutto è contro le leggi dello Stato.
Anche la politica locale è silente e un Sindaco non può tollerare che sul territorio dove lui ha la responsabilità di un intera comunità ci siano continui abusi e una zona franca dove soggetti non rispettano alcuna regola.
Ho già scritto al Prefetto e al Ministro Dell’interno per comunicare ciò che vede i due autori della tentata strage avvenuta a Sant’Anastasia essere soggetti già noti e figli di pregiudicati e vicino alla camorra.
Adesso basta questa gentaglia deve andare in galera e restarci.

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