Napoli. Comitati e associazioni del napoletano hanno chiesto al Procuratore di Nola (Napoli), Marco Del Gaudio, di fare “piena luce sull’atto intimidatorio” nei confronti di un giornalista del Corriere del Mezzogiorno, il 36enne Gaetano Fioretti, la cui auto, lo scorso novembre, fu vandalizzata da sconosciuti nei pressi della sua abitazione a Casalnuovo. Nella lettera i comitati sottolineano che il Procuratore “è quello Stato in cui crediamo e senza il quale saremmo costretti ad abbandonare questi territori sempre più spesso violentati da una “mentalità camorristica” dilagante”, aggiungendo di volere “giustizia” per il giornalista per poter “ricambiare tutte le volte in cui, grazie al Giornalismo, abbiamo potuto far valere i nostri diritti e denunciare soprusi, disservizi e violazioni”.
Hanno firmato la missiva Giuseppe Buonavolonta, presidente dei Volontari Antiroghi di Acerra, Gennaro Esposito, referente Medici per l’ambiente Isde Nola-Acerra, Giovanni Berritto, presidente Federconsumatori Campania, Marzia Caccioppoli, presidente Noi Genitori di Tutti, Antonietta Moccia presidente Le Mamme di Miriam, Francesco Ferrante presidente Spicco il Volo, Salvatore Cimmino, presidente Autismo Campania Onlus, Angelica Romano, referente Libera Casalnuovo.
Nei prossimi giorni il legale del cronista, Giuseppe Gragnaniello, presenterà un’istanza per consentire allo stesso di fornire alle autorità giudiziarie “elementi senz’altro utili ad un efficace prosieguo delle investigazioni”. Fioretti, che si occupa prevalentemente di notizie sul traffico illecito di rifiuti, abusivismo edilizio e criminalità, aveva denunciato il danneggiamento della vettura, ripreso da alcune videocamere di sorveglianza di privati, e ricevuto, fin da subito, la solidarietà delle associazioni firmatarie della missiva al Procuratore, “Libera”, “Le mamme di Miriam”, “Autismo Campania”, “Federconsumatori”, “Spicco il volo”, “Isde Nola”, “Noi genitori di Tutti” e “Volontari antiroghi di Acerra”. “Condivido pienamente lo spirito dell’iniziativa di queste associazioni – ha spiegato l’avvocato Gragnaniello – cioè la sensibilizzazione delle istituzioni, per ottenere un’adeguata risposta di tutela. Offre l’immagine esemplare di una cittadinanza consapevole e attiva, partecipe della tutela di interessi sociali che non appartengono solo alla persona offesa dal reato, bensì fanno capo alla generalità dei cittadini”.

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