SOMMA VESUVIANA. Una lettera scritta a mano, in maiuscolo e stampatello, per svelare i segreti di un incontro che si sarebbe tenuto nella vicina Ottaviano con lo scopo di decidere le sorti di una gara d’appalto molto “appetibile” quella per la raccolta dei rifiuti, un appalto da diversi milioni di euro per il Comune di Somma Vesuviana che dopo 7 anni è in scadenza quest’anno.
Nella lettera si fanno nomi e cognomi, noi non possiamo fare lo stesso perchè al momento restano solo ipotesi. Ma quello che c’è scritto nella lettera è abbastanza interessante. Il “corvo” ci informa di questo incontro, dicevamo, al quale sarebbero stati presenti diversi politici, con ruoli di primo piano nell’attuale Amministrazione, il padre di una consigliera comunale e financhè un cugino di un boss della camorra. Alla base di tutto la decisione, o meno, di sostenere l’attuale maggioranza, che ora viaggia sul filo del rasoio (12 consiglieri con il sindaco e 12 all’opposizione) se la ditta (di cui si fa il nome) e alla quale si sarebbe assicurata l’assegnazione dell’appalto avesse assunto il compagno della consigliera. “Se non gli fanno vincere la gara lui e lei fanno cadere a Piccolo”, scrive l’anonimo estensore. Ma non si limita, ci fa sapere che di questo ipotetico incontro sarebbero informati anche i carabinieri: “I marescialli lo sanno troppo bene. Perchè non fanno niente? E ci stava pure la camorra”. Da quando la lettera è arrivata ai consiglieri comunali, chi l’ha ricevuta a casa tramite posta chi su whatsapp (e sarebbe stato usato un account telefonico straniero) il clima politico si è surriscaldato.
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