martedì 24 Giugno 2025
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Dalla camorra alla speranza: nasce “La Casa di Iole” per le donne vittime di violenza

Castellammare di Stabia punta sulla legalità e l’inclusione con l’apertura di un nuovo centro per donne in difficoltà

Oggi, a Castellammare di Stabia (NA) è stata inaugurata “La Casa di Iole”, un bene confiscato alla criminalità organizzata che rinasce come spazio sicuro e accogliente per le donne vittime di violenza. Situata in via Panoramica 28, la struttura si integra con i servizi del Centro Antiviolenza “Donna” dell’Ambito Territoriale N.27, offrendo nuove opportunità di ascolto, tutela e rinascita.

L’inaugurazione ha visto la partecipazione del Vice-Sindaco di Castellammare di Stabia Giuseppe di Capua, dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Polidori, del Coordinatore dell’Ambito N27 Gennaro Izzo, di rappresentanti istituzionali, operatori del settore e delle cooperative sociali Il Quadrifoglio e Il Sollievo che da anni operano sul territorio per contrastare la violenza di genere e promuovere l’inclusione sociale.

La Casa di Iole rappresenta un esempio concreto di come un bene sottratto alla criminalità possa trasformarsi in un luogo di speranza e dignità. Un simbolo di riscatto e di impegno collettivo per una società più giusta e solidale.

“La Casa di Iole è molto più di una struttura: è un simbolo di una comunità che non si arrende e che restituisce alla collettività quei luoghi sottratti alla criminalità organizzata con una nuova funzione sociale e culturale.

“Oggi ribadiamo con fermezza che Castellammare di Stabia è una città che sceglie la legalità, la giustizia sociale e l’inclusione. Restituire un bene confiscato alla camorra alla sua comunità significa affermare che lo Stato c’è, che le istituzioni sono presenti e che lavorano, ogni giorno, per costruire percorsi di dignità, autonomia e cittadinanza attiva.

“Questo progetto non rappresenta solo una risposta ai bisogni delle donne e delle famiglie in difficoltà, ma è anche un modello di rigenerazione urbana e di democrazia partecipata” fa sapere in una nota, a margine dell’iniziativa, il sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza.

“Oggi aggiungiamo un tassello prezioso alla rete di solidarietà di Castellammare: La Casa di Iole è molto più di un rifugio, è un punto di incontro per tutta la comunità, uno spazio di ascolto, condivisione e nuove opportunità.

Un bene confiscato alla camorra che diventa bene comune, simbolo concreto di riscatto e giustizia sociale” cosi l’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Polidori.

“Ogni muro di questa casa parla di riscatto. Abbiamo trasformato un luogo del silenzio e della paura in uno spazio vivo, dove ogni donna potrà ricominciare a scegliere per sé. Questo è il nostro modo di rispondere alla violenza: con la cura, con la presenza, con la rete”, è quanto dichiarato, a margine dell’iniziativa, dal Presidente della Cooperativa il Quadrifoglio Lidia Ronghi.

“La Casa di Iole – ha aggiunto la Ronghi – è più di un luogo: è un atto di giustizia. È il segno tangibile che i beni tolti alla camorra possono diventare luoghi di libertà, di cura, di rinascita. Dove prima c’era sopruso, oggi ci sono accoglienza, ascolto e possibilità”

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