venerdì 19 Aprile 2024
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Droga a casa ordinata via whatsapp, 9 indagati e 6 arresti

I clienti ordinavano attraverso le chat di WhatsApp o Telegrame chiamavno la droga con nomi semplici come “borsa”, “benzina” e potevano richiedere gli fosse consegnata a casa con un piccolo sovrapprezzo. Lo hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Maddaloni che stamattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con
la quale, su richiesta della Procura, è stata applicata la misura cautelare della custodia cautelare della custodia in carcere nei confronti di sei indagati e quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di tre indagati. E’ stato contestualmente effettuato il sequestro preventivo dei beni degli indagati.
Ai 9 sono stati contestati i delitti di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish
Marijuana e crack, commessi nei Comuni di Maddaloni, Santa Maria a Vico e Caserta.
L’indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica e svolta dai citati militari dell’Arma da febbraio a novembre 2021, attraverso servizi di osservazione e controllo, intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di accertare I’esistenza di un gruppo di persone che, in
proprio, aveva avviato una intensa attività di spaccio.
“Lo stupefacente era acquistato nell’hinterland napoletano”, spiega in una nota il procuratore Carmine Renzulli, “e, come emerso dalle indagini, ai clienti abituali era praticato uno sconto. Nelle conversazioni intercettate la merce era chiamato con termini convenzionali, borsa”.
“chiave”, “fotocopia”, *benzina”, “macchina grande”, “macchina piccola”.
Il sodalizio disponeva di un numero elevato di telefoni cellulari e di molteplici schede telefoniche intestate, per lo più, a cittadini extracomunitari. Per comunicare tra loro utilizzavano per lo più app
messaggistiche istantanee quali whatsapp e telegram. Era prevista anche la possibilità di ricevere lo stupefacente direttamente a casa. Per la consegna a domicilio era stato stabilito il sovrapprezzo di 5 €.
Nel corso dell’intera attività sono stati accertati 550 episodi di spaccio”.

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