giovedì 28 Marzo 2024
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É di Somma il regista del corto con la Schiano, Ceriello: ‘Impianto fiabesco’

Somma Vesuviana. É sommese il regista del cortometraggio realizzato per l’ultimo libro dello scrittore Maurizio de Giovanni: “Una Sirena a Settembre” il sequel della saga di Mina Settembre, la coraggiosa assistente sociale che a gennaio è entrata nel cuore degli italiani grazie alla fiction in onda sulla Rai, ispirata ai racconti del celebre scrittore.

Raffaele Ceriello di Somma Vesuviana ha curato la regia del corto che racconta l’ultimo romanzo sulla nostra Mina, e ha avuto come protagonista un altro volto noto della tv: l’attrice Nunzia Schiano, la mitica tata Rosa de “Il commissario Ricciardi”. Ceriello ci spiega: «Quando ho letto il testo di de Giovanni ho immaginato ad un impianto fiabesco, con un personaggio che mischia realtà e finzione, completamente calato in un contesto magico e selvaggio come i Quartieri Spagnoli». Il cortometraggio è stato realizzato grazie all’idea di Flavio e Francesca Scuotto, amministratori del fanclub dedicato allo scrittore, che come tutti i lettori sono rimasti affascinati dalla Signora, personaggio dal forte valore simbolico e nuova creatura di de Giovanni.

Il video è stato girato domenica 27 giugno ed è stato ultimato in una settimana circa. “Una Sirena a Settembre” edito dalla casa editrice Einaudi, uscito lo scorso 6 luglio, è un romanzo che si legge tutto d’un fiato. Ci sono tante sirene in questa storia, come racconta la Signora che guiderà il lettore durante tutto l’arco temporale del romanzo. Come per una parte dei romanzi dedicati a Ricciardi, de Giovanni ha deciso di introdurre una voce fuori campo, appunto la Signora, che vive nei Quartieri Spagnoli e dà voce a una parte della città dolorante. Durante il racconto la donna è sempre sola, non sappiamo con quante persone vive oppure quando esce, ma sicuramente ha qualcuno che sarà il destinatario dei panni che piega e dei tanti alimenti che prepara durante la narrazione che rapisce il lettore e lo traghetta per i vicoli di una città dove la vita in alcuni casi è molto dolorosa, in altre apparentemente frivola e spensierata e in alcuni casi si cerca il diversivo per combattere la noia. Succede che il consultorio di Mina Settembre è messo sotto accusa dopo un servizio di una Tv che denuncia una storia di degrado e povertà, dove viene fatto vedere un bambino malnutrito che si combatte per un tozzo di pane con un randagio. Un grave “affronto” per il quartiere. Mina decide di andare fino in fondo alla storia.

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