LIVERI. Quando giunge l’autunno, gli alberi cambiano le foglie, nel naturale percorso della natura. Così, il sindaco di Liveri, Raffaele Coppola, denuncia il cambiamento della vita politica, prima territoriale e poi nazionale. Il suo “J’accuse!” come monito a chi, delegato alle nomine, ha dimenticato il senso della politica, per salvaguardare i soliti noti, per una poltrona sicura. Un forte monito, del giovane politico, per la tutela e il rispetto dei tanti che seguono le vicende territoriali, le sue parole chiare e forti, nella promessa mancata dei “Giovani Azzurri”, del processo di rinnovamento, eluso dai “salotti buonI” , veicolanti dalle liste blindate, di una legge elettorale, che priva i giovani di posizioni autorevoli, nella salvaguardia delle alleanze. I risultati sono stati, cedere il bacino elettorale, a nuovi soggetti, capaci di ascoltare il “grido di insofferenza” dell’area Nolana, da parte dei partiti storici, da sempre argine di salvaguardia.
Il sindaco chiude con una frase di Ghandi, artefice della più grande rivoluzione mai avvenuta.
Il suo augurio, nel rimboccarsi le maniche, per un maggiore ascolto, verso chi chiede cose semplici e naturali, come nella primavera dove rinasce la natura.
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