Un ex notaio, oggi consulente, aveva mancato di presentare la dichiarazione dei redditi per un anno e per un altro l’aveva fatto in maniera non corretta, sottraendo allo Staso oltre 400mila euro. Oggi il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata (agli ordini del colonnello Gennaro Pino) ha effettuato un sequestro preventivo, diretto e per equivalente, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata (su richiesta della medesima Procura) nei confronti di un consulente di impresa di Torre del Greco, indagato per i reati di cui agli artt. 4 (Dichiarazione infedele) e 5 (Omessa dichiarazione) del D.Lgs. 74/2000, per aver sottratto all’Erario imposte dovute relative agli anni 2017 e 2018 pari complessivamente a 418.649,54 euro. A spiegare meglio le indagini effettuate dalle Fiamme Gialle e il provvedimento adottato è il procuratore oplontino Nunzio Fragliasso.
“In particolare”, scrive in una nota, “sulla base della ricostruzione effettuata nel corso di una verifica fiscale eseguita dalla Compagnia Guardia di Finanza di Torre del Greco, è emerso che il professionista su citato, che in passato ha esercitato l’attività di notaio, ometteva la presentazione della dichiarazione ai fini II.DD. (imposte indirette) per l’anno 2017 in presenza di imposta dovuta pari ad Euro 89.415,18, e altresì presentava la dichiarazione infedele ai fini Iva e II.DD. per l’anno 2018, omettendo di indicare compensi pari ad Euro 517.022,00, evadendo le imposte pari complessivamente ad Euro 329.234,36 (di cui 113.744,90 ai fini Iva e 215.489,46 ai fini II.DD.).
Alla luce delle risultanze emerse, questa Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto il provvedimento cautelare reale pari all’intero importo di Euro 418.649,54 indebitamente sottratto alle casse dello Stato, costituente il profitto dei reati tributari.
In fase di esecuzione del provvedimento, tuttora in corso, sono state sequestrate due autovetture e quote societarie di proprietà del destinatario del provvedimento. Ulteriori disponibilità finanziarie sono in via di quantificazione sui rapporti bancari risultati riconducibili all’indagato”.

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