SOMMA VESUVIANA. Una raccolta firme contro il ripetitore di telefonia cellulare impiantato su un palazzo a ridosso della scuola elementare di via Roma. A prepararla e diffonderla i genitori dei piccoli allievi, che stanno indirizzando la petizione al dirigente scolastico del I Circolo didattico “Raffaele Arfè” scopo dell’iniziativa tutelare la salute dei bimbi.
“I genitori degli alunni del plesso Capoluogo”, scrivono nella petizione, “sono venuti a conoscenza che su un palazzo sito in Via Tenente Indolfi 7, (confinante col plesso Capoluogo), è stato installato un ripetitore telefonico (già attivo). I ripetitori telefonici, sono apparecchi che producono radiazioni in radiofrequenza.
Gli effetti delle onde elettromagnetiche sono ormai noti (come da numerosi documenti diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità), per i quali non si escludono rischi per la salute a causa dell’elettrosmog, come:
– disturbi psicosomatici, cefalea, astenia, insonnia;
– opacizzazione di cristallino;
– ridotta fertilità;
– maggior rischio di leucemia e di tumori di tipo emolinfopoietici.
Tali effetti sono da attribuire al superamento di una soglia di dose, compresa di radiazioni, prodotto della intensità media delle stesse radiazioni assorbite, per il relativo tempo di esposizione, che risulta elevato in un raggio di 20-70 metri dalle antenne, (il decreto legislativo n.198 del 4/9/2002, prevede almeno 70 m la distanza minima dei ripetitori da abitazioni e scuole)”.
Ragioni per cui i genitori chiedono al dirigente di “attivare tutte le procedure di accertamento necessarie ed atte a tutelare la salute dei bambini e di tutto il personale scolastico”.

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